Il mercato del software era, è e sarà in fase di depressione. Questa è la fotografia del celebre istituto di ricerca londinese Ovum, che in termini chiari ha previsto un trend negativo esteso fino al 2005. La contrazione negli ultimi tempi si è fatta meno sensibile e la perdita di 152 miliardi di dollari può addirittura essere vista positivamente se confrontata con gli anni precedenti.
Il risultato è dunque del -5%, in prospettiva verso la crescita zero nel 2005, per un ritorno ai volumi reali di mercato attorno al 2007: questo l’esito del Global Software Survey che annualmente Ovum redige fotografando lo stato di benessere dell’Information Technology.
In questa curva al ribasso alcuni nomi emergono dal gruppo e si configurano come elementi trainanti per il futuro prossimo. Tra questi è utile segnalare il +25% di Cognos (nel settore del business intelligence), i risultati sempre più sorprendenti di Microsoft, l’uscita dal tunnel di IBM ed i comparti relativi a wireless e sicurezza.
I pesci grossi del settore rimangono sempre gli stessi. I dati, riferiti al 2002, premiano Microsoft (25,9 mld di dollari di fatturato), Ibm (13,1) e Oracle (6,9). I dati del 2003 saranno presumibilmente molto influenzati dal valore del dollaro, in discesa libera rispetto all’euro ed in grado di riconfigurare l’equilibrio attuale.
Se vuoi aggiornamenti su Business inserisci la tua email nel box qui sotto: