Snapguide, Paper e le app iOS per la creatività

Snapguide e Paper sono due esempi perfetti di applicazioni iOS per la creatività, che in futuro potrebbero diventare sempre più numerose.
Snapguide, Paper e le app iOS per la creatività
Snapguide e Paper sono due esempi perfetti di applicazioni iOS per la creatività, che in futuro potrebbero diventare sempre più numerose.

Le applicazioni iOS dedicate alla creatività non mancano: l’App Store pullula di alternative per chi desidera utilizzare iPhone, iPad o iPod touch per esprimere le proprie idee disegnando, scrivendo, prendendo appunti o persino suonando, ma alcuni software in particolare hanno attirato nelle ultime settimane l’attenzione degli utenti. Si tratta di Snapguide e Paper, il secondo già segnalato su queste pagine nei giorni scorsi, che stando a un’interessante analisi della blogger Erica Ogg su GigaOM potrebbero rappresentare soltanto i primi esempi di ciò che attende lo store virtuale di Cupertino.

In futuro, gli sviluppatori potrebbero essere portati a concentrarsi maggiormente sulla creazione di applicazioni che permetteranno poi all’utenza di dare libero sfogo alla propria vena creativa, in modo tale da trasformare smartphone e tablet in qualcosa di differente da semplici strumenti per la fruizione di contenuti multimediali o per l’esecuzione dei giochi.

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Tornando a focalizzare l’attenzione sui due software citati da Ogg, Snapguide (in download gratuito su App Store) è uno strumento che consente a chiunque di creare delle vere e proprie guide passo passo, tutorial o how-to, arricchendo ogni step con immagini, descrizioni dettagliate o filmati. Paper, invece (anch’esso in download gratuito ma con microtransizioni in-app), rappresenta una sorta di quaderno virtuale con infinite pagine bianche, sulle quali scrivere, disegnare o prendere appunti in assoluta libertà. Il tutto con un’interfaccia ottimizzata per l’alta risoluzione del Display Retina equipaggiato dal nuovo iPad.

Snapguide e Paper hanno due cose in comune: entrambe soddisfano i bisogni creativi degli utenti in mobilità ed entrambe sono sia realizzate meravigliosamente che semplici da utilizzare.

Questo il passaggio più significativo nell’analisi di Erica Ogg, su cui sviluppatori e software house potrebbero concentrare la propria attenzione nell’ottica di dare luce alle applicazioni del futuro in ambito iOS.

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