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Come ogni anno, i tre giorni di SMAU a Milano delineano la geografia dell’innovazione italiana sotto il punto di vista delle piccole e medie imprese, fortemente collegate al mondo delle startup, di cui sarebbero in un mondo ideale uno dei clienti e approdi migliori possibili per aggiornare il sistema produttivo del paese. E così, tra decine di convegni, incontri anche informali, e centinaia di stand a FieraMilanoCity, si stringono le mani di tanti fra coloro che dopo venerdì ricominceranno a lavorare in questo senso.
"Startup sono ponte ideale fra sistema produttivo e universitario. Regioni hanno ruolo fondamentale" @macolap #Smau pic.twitter.com/69zYxCDELL
— MirandolaCom (@MirandolaCom) October 21, 2015
I numeri delle startup
Smau 2015 è segnato da una forte propensione, dopo il roadshow a
Al via la tavola rotonda #startup a #OSUP15 #SMAU pic.twitter.com/2ujTy07F6d
— Osservatori Digital (@Osserv_Digital) October 21, 2015
Subito qualche numero aggiornato. Il totale degli investimenti in startup innovative stimato per il 2015 sale a 133 milioni di euro (+11% rispetto al 2014) superando il picco registrato nel 2013 (129 milioni). I ricavi delle startup innovative finanziate crescono del 26% annuo nel 2014 e raggiungono i 184 milioni nel 2014. Crescono anche le assunzioni: i dipendenti passano da 1252 a 1565, con un incremento del 25%. Il segretario di Italia Startup, Federico Barilli, introducendo via via i suoi ospiti alla tavola rotonda seguita al report di Antonio Ghezzi, direttore dell’Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano, ha evidenziato la natura degli investimenti italiani che stanno crescendo e gradualmente spostandosi verso quelli non-istituzionali, passo fondamentale per la maturità dell’ambiente. Tema che sta molto a cuore anche al presidente di Italia Startup,
Se anche solo l’un per mille del patrimonio privato finanziario italiano fosse destinato alle nuove imprese avremmo lo stesso volume dei paesi nostri concorrenti. Questo significa che non è impossibile, e che la fiscalità di vantaggio per le startup ad oggi non è un costo, ma un investimento.
Gli investimenti in Italia non sono ancora in linea con il Pil e con la dimensione della economia nazionale nello scenario globale, guardando però il report degli Osservatori si trovano statistiche interessanti. Sul profilo del founder, ad esempio (una novità di questa terza edizione), si scopre che c’è assoluta sintonia cogli altri paesi, con la peculiarità di un’
Come in tutti i settori, anche nelle startup si nota una concentrazione: il 14% delle nuove imprese digitali realizza l’81% di questo fatturato, però mediamente il fatturato di una startup tipica è cresciuto e parecchio: dai 20 mila euro del 2012 ai 94 mila del 2014. Nel report si segnalano anche le startup con le migliori performance, dai turnover alle
"Favorire accesso a liquidità per chi ha scelto entrata in borsa per avere forza sistema #startup. Dimensione conta" @MBP1961 #SMAU #OSUP15
— MirandolaCom (@MirandolaCom) October 21, 2015
La tavola rotonda su