Skype vince una causa, ma ne attende un'altra

Skype ed eBay escono illesi da una causa che intendeva colpire le funzioni P2P del software per il VoIP. I due gruppi devono però rimandare il brindisi, perchè la battaglia più importante relativa al cuore P2P del software è quella contro la Joltid
Skype vince una causa, ma ne attende un'altra
Skype ed eBay escono illesi da una causa che intendeva colpire le funzioni P2P del software per il VoIP. I due gruppi devono però rimandare il brindisi, perchè la battaglia più importante relativa al cuore P2P del software è quella contro la Joltid

Il cuore P2P di Skype è al centro di una serie di battaglie legali che, nel caso in cui vedessero il gruppo sconfitto, metterebbero a rischio la struttura software del sistema. La più importante delle battaglie è iniziata da breve e vedrà Skype scontrarsi con i fondatori originari del gruppo. Una seconda minaccia, però, gravava sul capo del software ed è stata spazzata via da una sentenza di assoluzione.

La denuncia era stata ufficializzata due anni or sono dalla Peer Communications Corp., una controllata della Acacia Research Corp. L’accusa era quella di aver violato due brevetti Peer Communications, peraltro del tutto simili e riconducibili al modo in cui avvengono le comunicazioni con il server. Una prima sentenza indicò parere favorevole a Skype ed eBay (ai tempi il gruppo era ancora totalmente nelle mani del gruppo che ora che conserva soltanto il 35%), ma la Acacia Research ricorse in appello. La nuova sentenza chiude definitivamente i conti con Skype ed eBay che escono vittoriosi da quella che è sembrata per molti versi una trappola da “patent-troll”. Robert Miller, consigliere Skype, esprime il proprio plauso alla decisione della Corte sottolineando come il gruppo intenda «combattere contro le accuse di infrazione di brevetto prive di merito».

Un colpo al cerchio e uno alla botte: la dichiarazione di Miller sembra una freccia lanciata verso Niklas Zennstrom e Janus Friis, i quali hanno deciso di passare alle vie legali per rientrare in possesso della propria creatura. A cessione ormai avvenuta (la transazione deve però ancora concludersi), l’accusa dei due fondatori ha costretto Skype a sviluppare una tecnologia alternativa a quella licenziata dalla Joltid. eBay ha sottolineato i rischi dell’operazione, Skype ha spiegato di essere al lavoro per una soluzione valida, e nel frattempo ulteriori accuse sono piovute sull’ex-collaboratore Mike Volpi poiché possibile spia dei segreti industriali sui processi P2P della Joltid

La vittoria di Skype chiude una battaglia, ma non conclude la guerra. In una settimana in cui alcuni malfunzionamenti hanno minato per qualche ora la bontà del servizio, la cronaca riporta l’attenzione sugli aspetti legali da cui pende gran parte del futuro del gruppo.

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