Skype, arriva l'integrazione con Spotify

Microsoft ha annunciato l'integrazione di Spotify con Skype; al momento disponibile solo per gli Insider americani.
Skype, arriva l'integrazione con Spotify
Microsoft ha annunciato l'integrazione di Spotify con Skype; al momento disponibile solo per gli Insider americani.

Novità importanti per Skype. Microsoft, infatti, ha annunciato l’integrazione con Spotify attraverso un apposito add-in. Al momento, questa integrazione è disponibile solamente per gli Insider americani ma il gigante del software ha già evidenziato che in futuro questa novità sarà disponibile per tutti. A partire dalla versione 8.26 dell’app Skype, dunque, gli Insider potranno accedere al componente aggiuntivo di Spotify da poter installare all’interno dell’app.

Grazie a questo componente aggiuntivo sarà possibile cercare canzoni, album o artisti, condividere la musica, ascoltare le anteprime e persino riprodurre musica in Spotify. Aggiungere l’add-in è facile. Gli utenti dovranno solamente selezionare il pulsante + che si trova in basso nella barra della chat e nel pannello che si aprirà scegliere l’add-in di Spotify. Trattasi sicuramente di una novità molto interessante che rende Skype più attrattivo e completo. Microsoft e Spotify hanno avuto un buon rapporto tra di loro negli ultimi tempi. Si ricorda, per esempio, l’invito della casa di Redmond ad abbracciare Spotify a seguito della chiusura di Groove Music l’anno scorso.

Skype, arriva l'integrazione con Spotify

Skype, arriva l’integrazione con Spotify

Spotify, inoltre, è uno dei pochi servizi di streaming ad aver pubblicato una sua app all’interno del Microsoft Store di Windows 10.

L’integrazione di Spotify, comunque, è disponibile solo per l’ultima declinazione del programma di comunicazione. Una scelta corretta visto che la casa di Redmond sta lavorando duramente per migliorare il suo software. Tuttavia, Skype è anche noto per essere ultimamente non particolarmente affidabile, soprattutto per quanto riguarda le comunicazioni via chat. Forse, più che pensare a queste novità, per quanto gradite, Microsoft dovrebbe pensare a migliorare soprattutto la qualità del suo servizio.

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