Skype ha voluto definitivamente chiudere la parentesi del black-out che ha bloccato il servizio nei giorni scorsi portando agli utenti una spiegazione completa ed esaustiva di quanto accaduto. In totale il gruppo lamenta circa 24 ore di disservizio, ma il tutto è iniziato nelle giornate antecedenti. E la redazione di Webnews ne è stata testimone.
Nei giorni antecedenti al black-out di massa segnalammo al team di Skype alcuni strani malfunzionamenti in corso. Improvvisamente, infatti, il client restituiva vecchi messaggi di chat anche a distanza di molte ore, determinando una fastidiosa ridondanza di messaggi che, con ogni evidenza, rimanevano sui server senza essere mai contrassegnati come letti. Mentre Skype verificava l’accaduto, però, la frittata era ormai fatta ed il sistema era destinato a crollare nel giro di poche ore.
Skype attribuisce il problema ad un bug dell’ultima versione di Skype: alcuni server si son trovati subissati di messaggi e sono caduti mentre gran parte dei client utilizzanti Skype 5.0.0.152 sono andati in crash (ulteriore evenienza verificata e testimoniata in diretta a seguito del nostro racconto “live”). Vittime della caduta anche un altissimo numero di cosiddetti “supernodi”, utenze particolari che Skype utilizza come punti cardine della rete P2P su cui le comunicazioni vengono veicolate. La caduta dei supernodi avrebbe determinato un sovraccarico dei supernodi rimanenti, creando così una reazione a catena che ha portato alla caduta dell’intera rete VoIP del gruppo.
Secondo quanto spiegato da Lars Rabbe sul blog ufficiale, il team Skype ha così deciso di utilizzare le risorse dedicate alle chiamate video di gruppo per risollevare la rete e riportare nuovamente a regime l’intero sistema. Poco alla volta tutto è stato ripristinato ed anche le chiamate di gruppo sono state nuovamente ripristinate appena le risorse necessarie sono state nuovamente riassegnate alla funzione originaria.
Skype spiega di aver imparato la lezione e di voler ora rivedere da capo tutte le procedure attuate per garantire massima solidità al proprio sistema di comunicazione. Saranno aumentate le risorse impiegate per garantire la sostenibilità della crescita della community, saranno riviste le procedure di beta test e saranno aggiornate tutte quelle componenti rivelatesi fallaci.
Il ringraziamento del gruppo va alla community per il modo in cui ha pazientemente atteso il ripristino delle funzionalità: Skype confida nella possibilità di trasformare l’incidente in una opportunità di miglioramento, confidando così nell’utilità dell’intoppo per il modo in cui ha evidenziato tutti i punti deboli del sistema. Sbagliando s’impara, ma perseverare sarebbe un inferno.