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Ha suscitato un gran polverone sul Web, tanto da costringere un portavoce di Apple a ridurre il tutto ad un piccolo inconveniente tecnico. Se a Siri si chiedono informazioni sulle cliniche per l’aborto nella zona, l’assistente virtuale di Cupertino fa scena muta, anche in zone in cui le strutture preposte non mancano.
Interrogate
«Provate a chiedere di trovare una clinica per l’aborto, e il software vi lascerà per strada, anche in aree che possiedono chiaramente cliniche del genere. Il responso in pieno centro di Manhattan è "Mi spiace, non sono riuscita a trovare cliniche per l’aborto".»
Subito sul
«I nostri clienti desiderano usare Siri per scoprire una miriade di informazioni, e sebbene ne trovino parecchie, non sempre ottengono quel che cercavano". ha affermato Natalie Kerris per Apple in un’intervista telefonica lo scorso mercoledì. "Queste omissioni sono tutt’altro che intenzionali e non intendevano offendere nessuno. Accade semplicemente che, nella transizione dallo stato di beta a quello di prodotto finito, Siri riveli sempre più punti in cui va migliorata, e miglioramenti importanti arriveranno già nelle prossime settimane.
E d’altro canto, come sottolinea anche
L’impressione, forse in risposta all’intransigente tendenza moralizzatrice di una parte della politica e d’opinione pubblica, è che la reazione sia stata un filo eccessiva, tanto nel merito che nella quantità. Ma su questo dovremmo essere tutti d’accordo: la tecnologia dev’essere neutrale, come qualunque altro strumento al mondo. Sta poi a noi farne l’uso che crediamo, fintanto che rispettiamo gli uomini, la legge e la coscienza.