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La costante richiesta di anteprime e versioni di prova dei nuovi applicativi si rivela spesso poco costruttiva e utile ai fini della creazione del software. Non sembra avere molti dubbi in proposito Steven Sinofsky, presidente della divisione Windows di Microsoft, recentemente
Accusato in più di una occasione di aver fornito poche informazioni durante la fase di sviluppo iniziale del nuovo Windows, Sinofsky ha confermato la propria visione rivendicando la scelta di procedere alla creazione del nuovo software con prudenza. Un metodo di lavoro chiaramente impiegato nel corso della realizzazione del nuovo sistema operativo Windows 7, presentato ufficialmente agli utenti e agli sviluppatori un anno prima rispetto alla data definitiva di commercializzazione. Un nuovo corso per Microsoft, che per Windows Vista aveva fornito le prime anteprime già nel corso del 2003, mostrando un sistema operativo sostanzialmente diverso rispetto all’OS messo in commercio con qualche ritardo e numerose modifiche.
«Non vogliamo un feedback su una schermata» ha dichiarato Sinofsky durante il proprio intervento nel corso della PDC. Il manager di Redmond ha poi sottolineato l’importanza dei feedback legati ai dati e alla sperimentazione del nuovo software rispetto alle «affermazioni, opinioni e aneddoti» della stampa specializzata e degli appassionati di informatica. Secondo Sinofsky, dunque, conviene dedicarsi alla progettazione e allo sviluppo del software senza fornire anteprime e versioni di prova premature, che rischiano solamente di distogliere l’attenzione degli sviluppatori dal progetto iniziale. Terminata la fase principale di sviluppo, il software, ormai prossimo alla versione definitiva, può essere rilasciato in beta test per raccogliere riscontri e dati dagli utenti utili per apportare le ultime modifiche.
L’impostazione suggerita da Sinofsky è stata sostanzialmente seguita nel corso della realizzazione del nuovo Windows 7 e, a giudicare dai primi risultati, sembra essersi rivelata vincente per rispettare i tempi di sviluppo e ricevere suggerimenti e dati dalle versioni di prova. La medesima strategia dovrebbe essere utilizzata anche per l’erede del nuovo Windows sul quale aleggia ancora il mistero.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Sinofsky non ha infatti fornito alcuna risposta alle domande inerenti il futuro del celebre sistema operativo. Ligio alla propria filosofia e interessato a non mettere in ombra Windows 7 da poco sul mercato, il manager di Microsoft ha rapidamente liquidato le domande senza fornire alcuna informazione.
Stando alle prime