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Decine di migliaia di residenti in Silicon Valley si sono
Dalle prime ricostruzioni dei fatti, l’atto di sabotaggio, che avrebbe portato alla recisione dei cavi in fibra ottica, sembrerebbe essere stato perpetrato nel corso della notte in due momenti distinti: il primo taglio sarebbe avvenuto infatti presso San Jose alle ore 1:30 a.m., coinvolgendo quattro distinti cavi di AT&T, mentre il secondo avrebbe avuto luogo un paio d’ore più tardi, verso le 3:30, nella località di San Carlo compromettendo alcune antenne Sprint per i cellulari. I danni nel primo caso avrebbero coinvolto, oltre allo stesso San Jose, anche le vicine Santa Cruz e San Benito e si sarebbero estesi anche a 52.000 clienti Verizon (la quale utilizza in parte i cavi di AT&T); la situazione si è resa particolarmente disagevole a causa di una interruzione del servizio di chiamata di emergenza 911. Nel secondo caso, i danni sarebbero stati relativi ad alcuni servizi dati via cavo per il business e ad alcune antenne Sprint per il traffico cellulare; dalle parole di un portavoce della società, sembrerebbe comunque che la situazione sia ora sotto controllo, con la maggior parte dei servizi nuovamente funzionanti.
Le indagini in atto seguono quindi la pista del vandalismo, senza tralasciare l’ipotesi di vendetta da parte di qualche lavoratore AT&T o Sprint particolarmente scontento. L’ipotesi, seppur plausibile, appare però in contrasto con la recente decisione da parte della compagnia telefonica statunitense di riassumere circa 100.000 dipendenti. Qualunque sia la motivazione alla base, in data odierna AT&T ha