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La querelle tra Intel e FTC è giunta ad una
Intel ha approvato una serie di disposizioni volte a rinnovare la concorrenza: negli accordi è previsto che Intel non ostacoli più la vendita di CPU, GPU o chipset, inoltre l’azienda non potrà più ingannare i produttori di computer sulle prestazioni dei processori (CPU e GPU) non Intel. Il produttore di chip, inoltre, non potrà più offrire ricompense a quei produttori che promettono di acquistare esclusivamente prodotti Intel, rifiutandosi di utilizzare dispositivi dei concorrenti.
Una vittoria per i consumatori e soprattutto per le aziende concorrenti, che avevano premuto sulla FTC per avviare l’indagine. Tuttavia le modifiche imposte da FTC ad Intel verranno introdotte molto gradualmente, e probabilmente non saranno avvertibili dalla maggior parte degli utenti.
Su cosa si è basata la tesi avanzata da FTC per l’accusa di Intel? In un settore in cui i prezzi sono in deciso calo, mentre le prestazioni sono in costante aumento, secondo la FTC i prezzi imposti da Intel non sono scesi velocemente come invece avrebbero potuto. Inoltre Intel avrebbe abusato della sua posizione di doppio fornitore, in quanto produttrice anche di chip grafici.
Le condizioni che Intel dovrà rispettare sono ancora numerose: l’azienda dovrà innanzi tutto rivedere i suoi accordi con AMD, Nvida e Via Technologies; Intel dovrà estendere i suoi accordi di licenza x86 con Via per altri cinque anni, oltre il termine previsto nel 2013; la società dovrà mantenere la sua interfaccia bus PCI Express per almeno sei anni, per evitare di limitare le prestazioni delle GPU realizzate dalle società concorrenti.
La vertenza con le aziende concorrenti era già stata chiusa anzitempo, mentre l’odierna decisione pone la fine definitiva all’intera questione. Il presidente della Federal Trade Commission, Jon Leibowitz, ha