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Troppo bello per essere vero. Ed è così che
Il legittimo detentore del brevetto sarebbe "Tune Hunter" e l’accusa non sembra voler accettare di vedere l’idea fruttare soldi nelle tasche altrui. Assieme a Shazam ed Apple, infatti, sono stati portati in tribunale anche Samsung, Amazon.com, Napster, Motorola, Gracenote, Verizon Wireless, LG Electronics, AT&T Mobility e Pantech Wireless. Stranamente non c’è un’accusa precisa contro ognuno, ma sono accusati tutti collettivamente.
Il brevetto numero 6.941.275 del settembre 2005 copre inequivocabilmente «un sistema di acquisto/identificazione musicale, un metodo per marcare il nome o la frequenza di una stazione radio in un device portatile come un portachiavi, un orologio, un telefono cellulare e simili, che consenta all’utente di apprendere da internet o dalla linea telefonica il nome della canzone, dell’artista o dell’etichetta musicale comparando informazioni archiviate con la musica diffusa».

L’accusa di Tune Hunter punta sul fatto che Shazam violi il brevetto mentre tutte le altre compagnie traggano beneficio da tale violazione. Del resto il software, secondo le ultime
Lo stesso Tune Hunter sostiene di aver a lungo avvertito e trattato con le singole parti in causa e che dopo la loro prolungata riluttanza ad affrontare la questione si sia vista costretta ad adire le vie legali.