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Ma piano piano nella notte sono iniziati a trapelare i dettagli di quanto era realmente successo sino alla comparsa del vero avviso giudiziario che informava del sequestro dei siti.
La Guardia di Finanza di Venezia dietro mandato del tribunale di Parma avrebbe dunque effettuato il sequestro dei siti con server dislocati in Olanda. Le accuse sarebbero quelle di aver violato l’art. 171 ter comma 2, e il 171, comma 1, cioè la legge sul diritto d’autore, e sarebbero anche stati riscontrati reati di ricettazione di cui all’art. 648 codice penale. Il tutto si traduce con la solita accusa di aver favorito il download illegale e nel caso specifico anche la condivisione di video in streaming protetti da copyright.
Sono stati dunque sequestrati i domini FilmGratis.tv e ScaricoLibero.com, i loro rispettivi alias, i rispettivi IP e i conti correnti degli intestatari. Le attività illegali, secondo le autorità giudiziarie, generavano anche profitti illeciti di una certa consistenza. In realtà si sarebbe calcolato che i portali ogni giorno ricavavano dalla pubblicità circa 300 dollari, nulla se paragonato al giro d’affari di portali come Megaupload e affini, ma tanto basta per rendere le loro attività illecite.