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A una settimana dal voto che ha portato a una situazione di stallo inedita per la seconda repubblica, superato lo shock di chi era partito favorito ma non ancora iniziata una fase propositiva è il tempo dei rimpianti e delle recriminazioni. La prima delle quali non poteva che essere quella in merito all’altro candidato alle primarie del centrosinistra,
«Se c’era Renzi…» è certamente la frase, un po’ sgrammaticata (ma c’è dotta
Basato su WordPress e con un layout che riprende lo stile dei siti basati sulle frasi topiche su sfondi neutri, secerarenzi.it si affida a due principi: il meme del Web, con una parte sempre uguale (un altro esempio è Keep calm and…) e una da riempire di contenuto, e il laboratorio di umorismo alla Spinoza. Chiunque può contribuire al database di frasi, condivisibili su Google+, Facebook e Twitter, firmandole o lasciandole anonime. Chi invece visita il sito ne resta catturato grazie alla funzione di ricarica della pagina, che permette di sfogliare le tante variazioni sul tema in modo casuale e potenzialmente infinito.
Come da manuale molti internauti stanno scatenando la loro fantasia e ironia – strumento principe della critica testuale sul Web – e le frasi sono davvero spassose. Tra le tante, si notano anche molte versioni tecnologiche che citano esempi della Rete. Il più notevole, al momento, è certamente quello di
Se c’era Renzi Volunia avrebbe sconfitto Google
Naturalmente la fanno da padrone anche lo sport, la politica, le serie televisive, i quesiti esistenziali e le citazioni di attualità, come il conclave che qualcuno, ovviamente, si augura in streaming. E tutti questi elementi si riproducono e moltiplicano su Twitter nell’hashtag