Satya Nadella, i robot non sostituiranno gli umani

Per Satya Nadella i robot non sostituiranno gli esseri umani e le intelligenze artificiali devono essere sviluppate per aiutare le persone.
Satya Nadella, i robot non sostituiranno gli umani
Per Satya Nadella i robot non sostituiranno gli esseri umani e le intelligenze artificiali devono essere sviluppate per aiutare le persone.

Per Satya Nadella, CEO di Microsoft, i robot non sostituiranno gli esseri umani. Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto progressi molto importanti, arrivando a diventare fondamentale per la vita di tutti i giorni. Al riguardo ci sono due scuole di pensiero. C’è chi dice che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale possa, in futuro, diventare pericoloso e c’è chi pensa, invece, che questa tecnologia possa diventare di aiuto per le persone.

Elon Musk, per esempio, è tra chi sostiene che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale senza precisi paletti possa nuocere, in futuro, per l’intera umanità. Satya Nadella, CEO di Microsoft, la pensa, invece, in maniera molto differente. Satya Nadella, infatti, crede che l’intelligenza artificiale e gli esseri umani possano lavorare insieme, e che i robot non arriveranno a sostituire nel lavoro le persone. Per il CEO della casa di Redmond, comunque, si dovrà lavorare maggiormente sull’etica e su tutti quei principi che dovranno adottare gli ingegneri che sviluppano le intelligenze artificiali, in maniera tale che non si possano creare pregiudizi sullo sviluppo di questa tecnologia.

Secondo un rapporto del MIT, Microsoft sta lavorando sull’intelligenza artificiale in diversi ambiti. Grazie, però, alle affermazioni di Satya Nadella, adesso appaiono maggiormente chiare le intenzioni del gigante del software nello sviluppo di questa tecnologia.

Per Microsoft, dunque, l’intelligenza artificiale ed i robot devono essere al servizio delle persone per migliorare la loro qualità di vita.

Trattasi di una posizione molto chiara che mette in evidenza anche che in futuro, i prodotti della società che sfrutteranno l’intelligenza artificiale si muoveranno in questa direzione e cioè per offrire nuove opportunità che possano aiutare nel lavoro e nelle loro attività le persone.

Un approccio, quello del CEO di Microsoft, non nuovo. Già in passato aveva spiegato che le intelligenze artificiali dovevano essere sviluppate per aiutare le persone.

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