San Valentino, boom di truffe online

Secondo le statistiche sono in crescita le truffe legate a San Valentino. Gli esperti di sicurezza invitano alla massima attenzione.
Secondo le statistiche sono in crescita le truffe legate a San Valentino. Gli esperti di sicurezza invitano alla massima attenzione.

Anche quest’anno sul web è allarme rosso per l’aumento di truffe online in concomitanza con San Valentino. Nel Threat Report delle prime due settimane di febbraio, i ricercatori di Check Point Research hanno stilato la lista dei malware e degli exploit più diffusi in questo inizio del secondo mese del 2022, evidenziando come in questo periodo ci sia stata in particolare un’impennata dei tentativi di truffa informatica legata alla festa degli innamorati.

San Valentino, aumentano le truffe online

Approfittando infatti del periodo, i cybercriminali hanno tentato di truffare migliaia di utenti attraverso diverse campagne di phishing, in particolare mail, ovverosia quelle in cui di solito i “ladri digitali” cercano di indurre la vittima a cliccare su link pericolosi. Secondo gli analisti di Check Point, i criminali approfittino ora più che in passato del fatto che chi fa acquisti cerca di evitare i negozi e si affida di più allo shopping online. E tra di loro tanti sono utenti inesperti, persone “costrette” dalla pandemia a imparare in fretta magari l’uso di app e siti, e dunque potenziali, facili prede per gli hacker.

Da questo punto di vista, l’azienda specializzata in prodotti relativi la cyber-sicurezza ha individuato anche un aumento del 152% nella registrazione di nuovi domini a tema San Valentino nel solo mese di gennaio. Di questi il 6% è stato contrassegnato dagli esperti come pericoloso, mentre il 55% di dubbia affidabilità.

Spesso dietro a questi portali si nascondo infatti gli hacker intenzionati a rubare le credenziali di accesso ai servizi di home banking o posta elettronica. Attenzione anche ai social e in generale a mail di auguri o di promozioni legati alla festa degli innamorati, in apparenza normale, che generalmente invitano l’utente ad aprire un documento in allegato che potrebbe contenere un malware, o a visitare un determinato sito web (come quelli descritti sopra), dove gli viene chiesto di inserire informazioni personali, che una volta rubate possono aprire ai malintenzionati le porte a conti correnti o ad altre attività dannose per la vittima.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti