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Samsung regala un Galaxy Note 3 a ogni singolo atleta che parteciperà alle Olimpiadi Invernali di Sochi, in partenza fra pochissimi giorni. Ma a una sola condizione: durante la cerimonia di apertura nessun logo della mela morsicata dovrà essere visibile alle telecamere che riprenderanno l’evento. Quando il marketing si fa spietato, più delle stesse contrapposizioni fra le due aziende nelle aule dei tribunali.
Il progetto sarebbe forse dovuto passare in sordina per non trasformarsi in un boomerang per l’azienda sudcoreana, ma a rompere il silenzio sono state alcune fonti anonime della squadra olimpica svizzera. A quanto pare, nel nugolo di doni tradizionali che vengono fatti agli atleti,
Esiste in realtà un confine all’interno del quale Samsung può operare, sebbene secondo gli esperti l’interpretazione fatta dall’azienda sarebbe fin troppo restrittiva. Così come ricorda MacRumors, la norma 40 del Regolamento Olimpico vieta ad atleti, allenatori e staff delle squadre di menzionare qualsiasi marchio non sia fra gli sponsor, pena multe salate e addirittura la squalifica dai giochi. Questo perché, dati i costi stratosferici, senza investitori pubblicitari le Olimpiadi non sarebbero possibili. La norma si applica però quando i marchi vietati vengono esplicitamente riportati – ad esempio nel caso uno sportivo indossasse una maglia con un grande logo della Mela o, eventualità altamente improbabile, ringraziasse
Legittimità o meno della richiesta di Samsung, la divulgazione della notizia non sta avendo gli effetti sperati per la società sudcoreana. Gli utenti si sono ovviamente divisi sui due fronti dei favorevoli e dei contrari, ma una buona fetta bipartisan di internauti si chiede se non si tratti di un proposito fin troppo "disperato", soprattutto considerato come Apple non partecipi alle Olimpiadi: le chance di incrociarla saranno, di conseguenza, remotissime.