Safer Internet: l'Europa approva

Il Parlamento Europeo ha approvato il provvedimento, cresciuto sulla bozza dell'italiana Roberta Angelilli del gruppo Unione per l'Europa delle nazioni, denominato Safer Internet e incentrato sulla sicurezza online dei minori
Il Parlamento Europeo ha approvato il provvedimento, cresciuto sulla bozza dell'italiana Roberta Angelilli del gruppo Unione per l'Europa delle nazioni, denominato Safer Internet e incentrato sulla sicurezza online dei minori
Safer Internet: l'Europa approva

672 voti a favore, 9 voti contrari e 19 astensioni: con questi numeri il Parlamento Europeo ha ratificato il programma che dovrebbe diramare le linee guida per il quadriennio 2009-2013 all’insegna del “Safer Internet“. Con l’aumentare dei bambini che accedono alla rete, e soprattutto con il crescere del feeling che i minori hanno con tale strumento, diviene infatti fondamentale un’opera di controllo e prevenzione utile a rendere il web un “luogo” sempre più sicuro per le categorie prive di adeguate difese.

“Safer Internet” è stato approvato dopo che la prima fase 2005-2008 è giunta a compimento con risultati apprezzati dal Parlamento. Il programma prevede un budget di investimento pari a 55 milioni di euro ed ha l’obiettivo di evitare che tramite il web possa essere messa in pericolo la psiche e l’incolumità di utenti in giovane età. Il progetto porta peraltro firma italiana in quanto la bozza (pdf) su cui l’intero provvedimento si è basato è quella di Roberta Angelilli, del gruppo “Unione per l’Europa delle nazioni”. La natura del dispositivo è così descritta sul sito della stessa Angelilli: «La sicurezza dei bambini on-line, può essere raggiunta solo con un approccio multilivello che coinvolga i minori, le loro famiglie, la scuola, insieme agli operatori del settore delle TLC, i providers, come anche le istituzioni, gli organi di autoregolamentazione, le ong. Occorre uno sforzo comune finalizzato ad aumentare la conoscenza e la prevenzione, che incoraggi e faciliti sul piano tecnico la denuncia degli abusi (il cd. “reporting”) e che al contempo migliori le possibilità investigative per le forze di polizia».

Cyberbullismo, pedofilia, istigazione all’autolesionismo, incidenza nei disturbi alimentari: i punti di contatto tra la rete e gli utenti di giovane età toccano tasti particolarmente sensibili ed è in queste direzioni che il budget stanziato dovrà intervenire. Identificate anche le modalità principali, quelle che in qualche modo costituiranno il cardine del modus operandi del quadriennio che va iniziando:

  • Riferimenti nazionali per informazioni e segnalazioni;
  • Coinvolgimento dei ragazzi in opere informative ed educative;
  • Campagne informative generali per grandi pubblici;
  • Coordinamento dei ricercatori impegnati nella sicurezza online dei bambini.

Il programma “Safer Internet” dovrebbe essere ratificato entro la fine del 2008 dal Consiglio dei Ministri divenendo così attuativo a partire dal prossimo anno.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti