RoboCarp, il pesce robot

Un robot che simula il comportamento dei pesci, spostandosi sott'acqua nelle tre dimensioni: RoboCarp è il progetto della National University of Singapore.
RoboCarp, il pesce robot
Un robot che simula il comportamento dei pesci, spostandosi sott'acqua nelle tre dimensioni: RoboCarp è il progetto della National University of Singapore.

La divisione Department of Electrical and Computer Engineering della National University of Singapore ha messo a punto un automa decisamente particolare: RoboCarp, come ben comprensibile già dal nome, simula il comportamento di una carpa per muoversi nell’acqua, grazie a un complesso insieme di sensori e a un sistema di zavorre che gli permette di immergersi o risalire in superficie come fanno i pesci nella realtà.

Il progetto fa parte della categoria AUV (Autonomous Underwater Vehicle), è lungo poco più di 1,5 metri e pesa circa 10 Kg. La prima fase di progettazione ha richiesto un’attenta osservazione delle carpe nel loro habitat naturale, resa possibile dall’impiego di diverse telecamere che hanno filmato in che modo gli animali si muovono e come interagiscono con l’ambiente circostante. Le informazioni sono poi state convertite in dati matematici e date in pasto a quello che il team responsabile chiama “un avanzato simulatore di carpe”, per dare vita al software che gestisce il tutto. Ecco quanto spiegato dal professore Xu Jianxin, che ha portato avanti lo studio e la progettazione.

Oggigiorno i pesci robot comuni sono in grado di muoversi in due dimensioni, ovvero non possono immergersi nell’acqua. Il nostro modello è capace di eseguire movimenti 3D, scendendo per poi risalire, sfruttando le pinne come accade in natura.

Il lavoro non è certo finito: la squadra di ricercatori e ingegneri ha intenzione di evolvere il prototipo riducendone le dimensioni e il peso, permettendogli così di spostarsi con maggiore agilità e raggiungere profondità sempre maggiori. RoboCarp potrà essere dotato anche di un modulo GPS per controllarne la posizione da remoto in modo preciso mediante geolocalizzazione, oltre che di una telecamera per registrare e trasmettere in tempo reale ciò che incontra sott’acqua. I possibili impieghi sono molteplici: dall’esplorazione dei relitti adagiati sul fondo del mare all’utilizzo in ambito militare.

Maggiori informazioni verranno rilasciate nel mese di novembre in occasione della conferenza internazionale IEEE/RSJ che andrà in scea a Tokyo, dove verranno mostrati alcuni dei robot più interessanti provenienti da tutto il mondo.

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