Riformabrunetta.it, anche la riforma ha il suo sito

Pur se affossato in poche ore dal traffico entrante, il sito Riformabrunetta.it è stato lanciato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione a descrizione delle novità apportare nel rapporto tra cittadino e PA. Il sito offre il monitoraggio sui lavori
Riformabrunetta.it, anche la riforma ha il suo sito
Pur se affossato in poche ore dal traffico entrante, il sito Riformabrunetta.it è stato lanciato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione a descrizione delle novità apportare nel rapporto tra cittadino e PA. Il sito offre il monitoraggio sui lavori

«Questo sito nasce per aiutarti a conoscere la riforma della PA. Ti consente di seguirne le varie fasi e di sapere a che punto siamo. Ti permette anche di partecipare al dibattito che sta crescendo su tutti i temi della riforma»: è questa la presentazionep del sito “Riformabrunetta.it“, uno strumento nuovo per le istituzioni poiché genera un riferimento sul Web tale da mettere in contatto il cittadino con una serie di novità che ne regoleranno il rapporto con la Pubblica Amministrazione: «La riforma garantisce una migliore organizzazione del lavoro pubblico, assicura il progressivo miglioramento della qualità delle prestazioni erogate al pubblico, ottiene adeguati livelli di produttività del lavoro pubblico e riconosce finalmente i meriti e i demeriti dei dirigenti pubblici e del personale».

Il sito è stato portato online in concomitanza con la presentazione tramite apposita conferenza stampa. Renato Brunetta (il quale ha voluto mettere la propria firma direttamente all’interno del dominio del nuovo sito) spiega così il progetto: «Il “Portale della Riforma” ripercorre tutte le tappe della Riforma Brunetta entrata in vigore il 15 novembre, a partire dal Piano industriale per la P.A. presentato il 28 maggio 2008, ed è strettamente collegato ai lavori del Comitato di monitoraggio e di implementazione della riforma, istituito dal Ministro con decreto del 27 ottobre 2009 e composto da tutti i partner della Riforma al fine di coordinare l’insieme delle attività collegate alla sua attuazione: monitoraggio, incontri, formazione e supporto tecnico».

«Lo standard con la mia riforma diventa esigibile cosicché il cittadino che non riceve un dato bene o un servizio, secondo lo standard può dire al funzionario: “Io ti faccio un mazzo così”. Io non voglio un paese di contenziosi, ma questa riforma è il bastone in mano al cittadino». Ed il sito è lo strumento che dovrà portare in mano al cittadino tutte le informazioni necessarie per delineare lo standard, capire di quali diritti possa vantarsi e procedere quindi presso la Pubblica Amministrazione esigendo i servizi di cui intende avvalersi:

  • «La sezione “Conoscere” propone risorse documentali e divulgative (leggi, studi, analisi, articoli di stampa) sui contenuti principali della Riforma ed evidenzia le disposizioni legislative di riferimento su performance, valutazione, premi, dirigenza e sanzioni disciplinari»;
  • «La sezione “Seguire” consente di essere tempestivamente informati sullo stato di implementazione della Riforma: offre un diagramma interattivo (“Riforma a colpo d’occhio”) che raccoglie le tappe fondamentali della Riforma ed elenca e contestualizza i vari provvedimenti legislativi che ne derivano. La parte “A che punto siamo” propone un monitoraggio globale sul Piano industriale della P.A. e sulla trasposizione in legge dei suoi indirizzi strategici»;
  • «La sezione “Partecipare” è in evoluzione costante poiché raccoglie tutte le informazioni sui protocolli di attuazione firmati con i “pionieri della Riforma” nonché sugli incontri dedicati alla Riforma e alla formazione. È la sezione più interattiva del sito. Attraverso la piattaforma di gestione della conoscenza “Magellano”, riunisce tutti gli operatori pubblici e li tiene costantemente informati sull’andamento delle sperimentazioni e delle prime attuazioni della Riforma nelle pubbliche amministrazioni. Esiste anche un Forum allestito dal Dipartimento Funzione Pubblica allo scopo di raccogliere commenti e promuovere dibattiti specifici».

Il sito ha incontrato seri problemi tecnici fin dalle prime ore nel gestire il traffico in entrata: accessibile solo la homepage ed irraggiungibili le pagine interne.

Update
Secondo quanto spiegato dal Ministro Brunetta, i problemi del sito sarebbero causati da un attacco cracker. A distanza di 24 ore dal lancio il sito risulta ancora offline.

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