Ricerca sulla dimensione mobile in Italia

AITech-Assinform, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, ha presentato una ricerca che viviseziona il mercato mobile italiano quantificando in oltre 2600 milioni di euro
Ricerca sulla dimensione mobile in Italia
AITech-Assinform, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, ha presentato una ricerca che viviseziona il mercato mobile italiano quantificando in oltre 2600 milioni di euro

«[…] grande pervasività in termini di ambiti applicativi, benefici evidenti, buona accettazione da parte degli utenti e disponibilità di tecnologie e soluzioni con un ormai sufficiente livello di maturità. Il grado di diffusione è disomogeneo nei diversi settori considerati, ma quello che colpisce in generale sono le enormi potenzialità che ancora non sono state pienamente sfruttate»: le parole sono quelle di Umberto Bertelè, Presidente della School of Management del Politecnico di Milano. Oggetto dell’argomentazione è il mondo mobile.

Quello che emerge dalla ricerca è il quadro di un settore dalle enormi potenzialità, dunque, ma ancora soggiogato a tutti i limiti di un fenomeno in piena fase ascendente. Il rapporto presentato si pone lo scopo di dare una quantificazione al mercato mobile odierno nel nostro paese ed il risultato è in una somma da 2650 milioni di euro. Il comunicato diramato spiega che tale cifra «include l’Hardware (Notebook, Tablet, device industriali e terminali Rugged, Smartphone e Pda business, apparati per le Reti Wireless Lan negli uffici, box M2m, ecc.), la Consulenza e i Servizi erogati, il Software, le Applicazioni, le Soluzioni e, infine, la Connettività (messaggistica Machine-to-machine, Machine to person, navigazione e browsing) espressamente a supporto di attività di Business».

La distribuzione degli introiti è però un elemento di particolare interesse in quanto «il presidio del cliente è prevalentemente detenuto dal Canale, che da solo intercetta il 71% del totale valore del mercato. La vendita diretta delle Infrastrutture tecnologiche, da parte dei produttori o distributori, pesa per un 12%, mentre i Carrier (Mobile Telco e WISP) pesano per il restante 17%. Con riferimento alla ripartizione per componente dell’offerta, distinguendo tra Hardware, Applicazioni, Soluzioni e Servizi M&W Business, servizi di AfterSales e Connettività, emerge come sia ancora assolutamente prevalente la vendita/rivendita di Hardware (73%). Il valore della Connettività, in prevalenza costituita da traffico dati Business su Rete Cellulare – M2m e non – e browsing business, contribuisce per il 16% del totale. Il valore riconducibile alle Applicazioni, Soluzioni e Servizi M&W Business è invece pari al solo 8% del totale».

Se i risultati sono buoni e la crescita forte, però, rimane uno scoglio da superare che è quello dell’accettazione del rischio del cambiamento, parametro tradizionale che sfida inerzia e immobilismo per andare a cogliere i frutti potenziali dell’innovazione tecnologica.

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