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L’annuale
La richiesta è stata avanzata dal Central Laborers’ Pension Fund e dalla Laborers’ International Union of North America, supportate da ISS. Questi gruppi, che rappresentano tuttavia una minoranza degli investitori, si sono detti molto preoccupati per le sorti di Apple: qualora Steve Jobs, il quale proprio oggi compie 56 anni, fosse in pericolo di vita, la società sarebbe pronta a una transizione esente da rischi?
La maggior parte degli investitori, tuttavia, si è dimostrata compatta e ha respinto in toto la proposta che, per questo, non è riuscita nemmeno a superare le votazioni preliminari. I grandi azionisti, infatti, si sono detti molto fiduciosi della strategia intrapresa da Apple e, per nessun motivo, si sentono traditi dall’azienda per aver mantenuto il segreto sulle condizioni di salute dell’iCEO. Queste informazioni sarebbero strettamente personali e non andrebbero a inficiare i successi economici di Apple che, è bene ricordarlo, sono frutto di un lavoro di squadra e non solo del genio creativo di Jobs.
Jennifer O’Dell, il portavoce per la richiesta del piano post Jobs, ha tuttavia rimarcato le posizioni dei gruppi antagonisti, sottolineando come:
"Apple ha la responsabilità di anticipare agli investitori in che modo gestirebbe un’eventuale posizione CEO vacante"
Nel frattempo, Apple ha iniziato a
"L’evento del due marzo potrebbe darvi qualche indizio."
Non resta che attendere il prossimo mercoledì per scoprire quali strategie Cupertino ha in programma per questo 2011.