I costi del regolamento Agcom in un ebook

Presentato al festival di Perugia un libro di Sarzana e Saetta sull'antipirateria italiana: sorprendente il capitolo sui costi di questa struttura.
I costi del regolamento Agcom in un ebook
Presentato al festival di Perugia un libro di Sarzana e Saetta sull'antipirateria italiana: sorprendente il capitolo sui costi di questa struttura.

Un ebook gratuito sul regolamento antipirateria dell’Agcom, pensato per raccontare questo modello sotto ogni punto di vista, valutando quello che spesso è stato lasciato fuori dalla discussione: le conseguenze concrete della sua applicazione. Al Festival del Giornalismo a Perugia, iniziato ieri e che proseguirà fino a domenica, farà certamente parlare di sé il testo firmato da Fulvio Sarzana e Bruno Saetta, anche per i costi che finalmente sono raccontati.

L’ebook che viene presentato oggi all’IJF15 non potrebbe avere un titolo più esplicito, riferendosi ai “Pericoli e danni del web locking nella tutela del copyright” (PDF, EPUB). Fulvio Sarzana e Bruno Saetta d’altra parte sono due esperti del tema che hanno sempre criticato il regolamento dell’autorità garante delle comunicazioni, al centro anche di una battaglia giudiziaria arrivata nientemeno che alla Corte costituzionale – e il libro è per loro l’occasione di ripercorrere tutti i punti della questione: il blocco dei siti tramite la responsabilizzazione dei provider viene confrontato con gli altri modelli europei, la legittimità dell’azione dell’authority viene scandagliata in profondità, la curiosità sui costi reali di questi procedimenti di contrasto alla pirateria viene soddisfatta come mai prima.


Proprio sui costi l’ebook fornisce alcuni dati noti – la convenzione dell’Agcom con la Fondazione Bordoni – e alcuni che dovrebbero esserlo, come il fatto che i principali beneficiari del regolamento, i detentori cinematografici e musicali, non versano alcun contributo al garante per il suo funzionamento. Il libro descrive in dettaglio la struttura dell’authority, che vanta un organico di 374 unità, ma soprattutto si fa una domanda epigonale: sono giustificate le spese relative al diritto d’autore rispetto a quanto sin qui prodotto?

La risposta degli autori:

Le associazioni titolari del diritto d’autore espressione di entità transnazionali e multimilionarie, che maggiormente hanno beneficiato dei provvedimenti di inibizione disposti dell’autorità, che si contano sulle dita di una mano e che non possono credere di essere riuscite ad avere tutto questo senza passare per il Parlamento e la magistratura, senza contribuire in alcun modo a queste spese e senza sborsare nemmeno un euro, senz’altro sì. I consumatori e le imprese regolate dall’AGCOM invece ovviamente no, e probabilmente nemmeno lo Stato, se saranno confermate le difficoltà finanziarie.

Su un terreno di opinioni gli autori piantano dei numeri oggettivi: 124 siti chiusi dal nucleo speciale della Guardia di Finanza contro i 34 procedimenti inibitori tramite Agcom. In un solo giorno, e senza alcuna spesa, l’organizzazione statale facente capo alle forze dell’ordine ed alla magistratura, che ovviamente non ha costi aggiuntivi per nessuno, ha emesso più ordini di inibizione di quanto è riuscita a fare sinora la macchina messa in piedi dall’AGCOM in un anno.

L’altra grande questione, che emerge con forza nel libro, è il costo (57 mila euro l’anno per ogni provider e un potenziale accantonamento di 250 euro per ogni dipendente per coprire un possibile errore) e la pressione sui provider, sui quali è caricata totalmente l’inibizione dei siti. Se si considera che ora la legge antiterrorismo è legge dello Stato, di fatto gli Isp dovranno d’ora in avanti rispondere il più velocemente possibile a richieste che svariano dal copyright fino al terrorismo. Una escalation che non può portare a nulla di buono, soprattutto a presidio dei diritti fondamentali.

«Abbiamo deciso di scrivere questo testo», racconta Sarzana, «perché viene spesso raccontato che questo regolamento funziona bene e che produce risultati; oltre a non corrispondere al vero è importante capire che niente è senza conseguenze e che sono queste conseguenze, non gli obiettivi, a dare un giudizio sul regolamento».

Fulvio Sarzana e Bruno Saetta al Festival di Perugia al panel sul diritto d'autore.

Fulvio Sarzana e Bruno Saetta al Festival di Perugia al panel sul diritto d’autore.

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