Realtà virtuale: un visore Daydream per i Pixel

Questa sera Google potrebbe annunciare il suo primo visore Daydream dedicato alla realtà virtuale e compatibile con i nuovi smartphone della linea Pixel.
Realtà virtuale: un visore Daydream per i Pixel
Questa sera Google potrebbe annunciare il suo primo visore Daydream dedicato alla realtà virtuale e compatibile con i nuovi smartphone della linea Pixel.

Non solo Pixel all’evento Google di questa sera: nuove indiscrezioni parlano anche di un visore Daydream dedicato alla realtà virtuale, ovviamente compatibile con i due nuovi smartphone del gruppo. Alcune fonti, rimaste anonime, lo hanno riferito alla redazione del sito Variety. Il prezzo di vendita dovrebbe essere 79 dollari, pari a circa 70 euro stando al cambio attuale.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Daydream può essere descritto come una sorta di evoluzione di Cardboard. Una piattaforma aperta a sviluppatori e produttori, strutturata in modo da offrire un’esperienza VR all’altezza delle aspettative. Non tutti i telefoni saranno compatibili, poiché è necessario rispettare determinati requisiti hardware. Il visore verrà commercializzato in accoppiata con un controller per l’interazione con le app, dal funzionamento simile a quello del Wii Remote (per chi conosce la console Nintendo). La produzione potrebbe essere stata affidata ad HTC.

Se confermato, il device Daydream di Google andrebbe a scontrarsi direttamente con alternative come Samsung Gear VR che richiedono all’utente di inserire uno smartphone all’interno del visore, piuttosto che con prodotti che equipaggiano un display dedicato e dal prezzo decisamente più alto come HTC VIVE, Oculus Rift e PlayStation VR.

Un portavoce di bigG, interpellato sull’argomento, ha risposto trincerandosi dietro al più classico dei “no comment”. Non resta che attendere qualche ora per saperne di più. Che il gruppo di Mountain View stia puntando con decisione sulla realtà virtuale è comunque risaputo, dunque l’annuncio di un visore basato sulla propria tecnologia non dovrebbe sorprendere. Sarà l’apripista per i modelli che poi arriveranno sul mercato ad opera di altri produttori, così da creare un ecosistema VR profondamente legato al mondo Android e stimolando chi sviluppa alla realizzazione di applicazioni e giochi creati ad hoc per offrire un’esperienza immersiva e coinvolgente.

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