Realtà aumentata: leak svela i test a Cupertino

Un leak da Cupertino, in merito al report sugli incidenti più frequenti fra i dipendenti, potrebbe aver svelato i test di Apple sulla realtà aumentata.
Realtà aumentata: leak svela i test a Cupertino
Un leak da Cupertino, in merito al report sugli incidenti più frequenti fra i dipendenti, potrebbe aver svelato i test di Apple sulla realtà aumentata.

Un documento interno di Cupertino, condiviso per errore ad alcuni dipendenti ed entrato in possesso della redazione di Gizmodo, svela alcune delle strategie che l’azienda starebbe perseguendo per il futuro. Fra queste anche la realtà aumentata, forse con degli occhiali specifici o, ancora, dei visori targati mela morsicata. Al momento, tuttavia, la società californiana non ha voluto confermare quanto pubblicato dai media statunitensi negli ultimi giorni.

Un recente report dell’Apple Environment Health and Safety è stato condiviso per sbaglio ad alcuni impiegati di Cupertino. Il documento riporta alcuni degli incidenti che si verificano presso gli headquarter della mela morsicata: nulla di particolarmente interessante, almeno di primo acchito. Ad esempio, il report tiene traccia di tutte le richieste di assistenza medica da parte dei lavoratori, quali il supporto a seguito di un comune malore, medicamenti di ferite dovuti a cadute, svenimenti e molto altro ancora. Normale amministrazione per qualsiasi grande struttura, capace di ospitare migliaia di dipendenti contemporaneamente. Alcuni di questi incidenti, tuttavia, svelerebbero alcune delle strategie che la Mela potrebbe aver deciso di perseguire per il futuro.

Ad esempio, lo scorso 21 febbraio una dipendente avrebbe richiesto un “trattamento medico oltre al primo soccorso” a seguito di test condotti su un prototipo presso l’ufficio De Anza di Cupertino, le cui caratteristiche non sono state rese note. La lavoratrice avrebbe lamentato fastidi e flash in un occhio e, a seguito di una visita effettuata da un optometrista, sarebbe emerso come la problematica sia stata causata semplicemente da una sollecitazione troppo stancante della vista. Caso analogo il 2 marzo, presso l’ufficio di Vallco Parkway, quando un dipendente ha lamentato dolori oculari dopo aver provato un prototipo, dovuti nuovamente a un affaticamento della vista.

Secondo Gizmodo, i due episodi riportati potrebbero riferirsi alla fase di test di alcuni prototipi per la realtà aumentata, quali occhiali o visori, non ancora presentati ufficialmente dal gruppo di Cupertino. Allo stesso modo, non si può escludere le problematiche derivino da sensori per la scansione dell’iride, tecnologia che potrebbe fare la sua apparizione su iPhone 8 o sui modelli successivi dello smartphone, considerato come si parli più che esplicitamente di “flash” dovuti a luci simili al laser.

L’indiscrezione è ovviamente da prendere con le pinze poiché, tra la descrizione degli incidenti e la conferma di tecnologie e dispositivi, vi potrebbe essere un vero e proprio oceano di separazione. Qualche settimana fa, ad esempio, la registrazione di un dispositivo wireless presso la FCC aveva dato adito alle più svariate speculazioni per l’arrivo di un nuovo device targato Mela. Poi, si è scoperto come il device in questione non fosse altro che una serratura smart per le porte di Apple Park.

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