RealNetworks si infila nella comunità open source

Distribuendo il proprio Helix con licenza GPL, RealNetworks ha creato un'ariente con cui tenterà di imporre il proprio marchio all'interno della comunità open source. Positivi gli approcci di Red Hat e Novell, meno entusiasti i toni della concorrenza.
RealNetworks si infila nella comunità open source
Distribuendo il proprio Helix con licenza GPL, RealNetworks ha creato un'ariente con cui tenterà di imporre il proprio marchio all'interno della comunità open source. Positivi gli approcci di Red Hat e Novell, meno entusiasti i toni della concorrenza.

RealNetworks, dopo l’affronto affondato a Microsoft spingendo l’azienda di Redmond fino alla condanna dell’UE in tema antitrust, si candida a divenire un partner open source a tutti gli effetti. L’azienda del player RealOne, infatti, starebbe collaborando con i vendor Linux Red Hat e Novell per fare in modo che il player Helix entri nelle distribuzioni del pinguino.

Il player Helix fu presentato in pompa magna nel Luglio 2002. Venne distribuito sotto licenze RealNetworks Community Source License (RCSL) e RealNetworks Public Source License (RPSL) in attesa dell’approvazione dell’OSI (Open Source Initiative), ed ora RealNetworks affronterà il grande passo distribuendo per la prima volta un prodotto con licenza GPL.

Eben Moglen, responsabile della Free Software Foundation, applaude a Real sottolineando come evidentemente l’importanza della distribuzione sotto GPL sta facendo emergere tutti i vantaggi che comporta. Dichiarazioni meno entusiastiche di benvenuto provengono dalla concorrenza, al momento rappresentata da Xine, MPlayer e VLC, secondo cui «Real non aggiunge nulla di nuovo» all’attuale panorama.

Le insoddisfazioni della concorrenza sono soprattutto legate al fatto che i vendor interessati all’attività di RealNetworks sembrano orientati a voler fare di Real Player 10 un vero e proprio standard della comunità open source. Nella fattispecie Rob Glaser, CEO e fondatore del gruppo, si dichiara seriamente intenzionato a seguire tale traccia tentando di imporre il proprio marchio in virtù dell’elgida dei vendor alleati (ai quali aggiungere Sun Microsystems e Turbolinux, formalmente interessati al tutto).

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