Real-time? No, social-time

Real-time? No, social-time

Per comodità lo abbiamo scritto tutti: Google ha avviato le ricerche in real-time sul proprio motore introducendo un box nel quale scorrono i risultati prelevati da social network quali Facebook, Twitter ed altri. A ben pensarci, però, il “real-time” non è una definizione appropriata. Questo perché i risultati non sono in tempo reale per l’intero web e, soprattutto, l’unica discriminante è la fonte. Google, insomma, ha introdotto un box “social” che si affianca alle news ed agli altri risultati, posizionando così sulla pagina un nuovo ulteriore elemento che approfondisce il viaggio all’interno della query.

Ripensare a questo modulo, però, impone una ridefinizione doverosa. Lo si chiami “social-time“, quindi: contenuti e tempi sono quelli della “dimensione social“, organizzati in un flusso “real-time” che però trae totale nutrimento dai tempi e dagli interessi degli utenti. Non è un orologio a dettare il ritmo, ma lo scandirsi delle emozioni, delle segnalazioni, dei tweet e degli aggiornamenti di stato.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Se vuoi aggiornamenti su Web e Social inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti