Rapporto sui modelli di sviluppo locali per la Banda Larga

Rapporto sui modelli di sviluppo locali per la Banda Larga

“L’Italia risulta l’ultimo paese per livello di penetrazione della banda larga, rispetto a Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna. Si conferma, quindi, il limite strutturale che la ridotta alfabetizzazione IT della popolazione italiana rappresenta per lo sviluppo del mercato della banda larga.”

Queste, sono alcune delle conclusioni della relazione realizzata “dall’Osservatorio Banda Larga“.

Questo osservatorio voluto tra gli altri dai Ministeri delle Comunicazioni e dell’Innovazione svolge il compito di monitorare lo stato di salute della banda larga nel nostro Paese.

La relazione presentata di recente è quanto mai sconfortante, il tasso di crescita degli accessi a banda larga è in netto calo rispetto al 2007 che è stato preso come anno di riferimento.

La copertura della nuova generazione di connettività (adsl2+) è scesa al 57% della popolazione.


Dito puntato sulla scarsa alfabetizzazione informatica degli Italiani che penalizzerebbe tutto il settore.

Questo ritardo è soprattutto confrontabile con il livello dei Paesi Europei che sono davvero molto davanti a noi.

Rilevante l’analisi dei progetti d’intervento in Italia per lo sviluppo della banda larga. Sono stati stanziati circa 1,1 miliardi di euro di cui solo il 60% è stato effettivamente speso.

Da rilevare il fatto che i piani d’intervento sono troppo variabili da regione a regione.

In alcune infatti esistono precisi interventi programmati, in altre non è previsto davvero nulla, fatto questo non certamente positivo.

Unica nota positiva della relazione, il calo della quota dell’incumbent (Telecom) che si assesta ben sotto il 60%.

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