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Siamo talmente abituati (soprattutto negli ultimi tempi) al successo di Apple, che riesce difficile immaginare come a Cupertino siano riusciti a confezionare degli insuccessi… eppure è accaduto (e anche più di una volta), come avvenne per la piattaforma di gioco Pippin
Sviluppata da Apple a metà degli anni novanta,
Se questo vi ricorda qualcosa di familiare, non state sbagliando: probabilmente state pensando a
Ma se oggi PlayStation e XBox riscuotono tanto successo, perché il progetto Pippin è stato, invece, fallimentare? L’idea era ovviamente buona ma forse un po’ in anticipo con i tempi, in più bisogna considerare alcune scelte (sbagliate) fatte da Apple.
Innanzitutto il sistema operativo: prima di tutto, il dover eseguire una versione del Mac OS, rendeva sicuramente meno performante Pippin rispetto all’agguerrita concorrenza (sul mercato erano già presenti
Probabilmente un altro errore fu rappresentato dalle scelte commerciali; Apple, piuttosto che produrre la console, decise di vendere la licenza per produrre l’hardware: l’unico produttore ad acquistarla fu Bandai, mentre i grandi produttori di videogiochi la snobbarono.
Altro elemento a sfavore di Apple fu il prezzo: per quanto Pippin costasse decisamente meno di un Macintosh, il suo costo risultava comunque molto più elevato (pensate che il suo prezzo di lancio, fu di 599$!) rispetto alle console concorrenti, soprattutto alla luce delle sue prestazioni.
Lanciata nel 1995, la Bandai Pippin fu venduta in circa 42.000 esemplari nell’arco di due anni, dopo di che ne venne cessata la produzione.