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La realtà aumentata è una tecnologia che negli ultimi anni si è infiltrata nel mondo mobile, ove ha trovato un ecosistema perfetto per le proprie caratteristiche. Puntando uno smartphone verso un monumento, un quadro oppure un qualsiasi altro oggetto o luogo di cui sono disponibili informazioni aggiuntive, queste vengono visualizzate direttamente sul display, sovrapponendosi all’immagine catturata in tempo reale dalla fotocamera, sfruttando una connessione ad Internet ed eventualmente un modulo GPS per la geolocalizzione.
In questo modo è possibile, ad esempio, ottenere indicazioni per raggiungere la stazione della metro più vicina, sovrapporre immagini di repertorio ai monumenti o ancora conoscere i punti di interesse prossimi alla propria posizione. I possibili utilizzi di questa tecnologia sono numerosi e nel corso del tempo sono state diverse le piattaforme mobile che hanno visto proliferare applicazioni dedicate a tale finalità. L’operato di
Le versioni di Android ufficialmente supportate dall’SDK per lo sviluppo di applicazioni per la realtà aumentata partono dalla 2.1, anche se Qualcomm ha tenuto a precisare come tutti i terminali dotati del proprio chip Snapdragon offrano performance superiori rispetto agli altri. Il rilascio di questo tool non rappresenta tuttavia una novità, ma il naturale termine di un percorso iniziato con le prime edizioni beta e culminato con la pubblicazione dell’edizione 1.0 del Software Development Kit.