Le idee potranno essere espresse in qualsiasi formato: poche righe, uno storyboard completo, un video, un’immagine, un disegno, suoni, insomma in qualsiasi modalità con cui l’aspirante creativo si senta a suo agio.
Il vincitore sarà premiato con 5.000 euro e potrà vedere la sua idea prendere forma in uno spot televisivo che andrà in onda in Aprile. Per inoltrare le idee c’è tempo fino al 3 marzo a mezzanotte.
Qoob, ricordiamolo, è un canale trasmesso su diverse piattaforme (web, digitale terrestre e cellulare) fin dall’inizio all’insegna del web 2.0 e dell’user generated content. C’è anche chi l’ha chiamata la
Regolarmente sul sito vengono aperti
Quando Qoob è partita nel novembre 2006, Antonio Campo Dall’Orto, amministratore delegato Telecom Italia Media, affermava:
"Sarà un canale attraverso il quale le persone possono fare un mestiere, perché il nostro fine ultimo è esportare creatività… Non c’è più lo spettatore, forse è utente, anche se in fondo non si sa più come chiamarlo. Noi comunque finanziamo persone per trasformare le passioni in vita quotidiana. Decidiamo i contenuti scegliendo da ciò che entra: solo materiali originali. Questa, è la sostanziale differenza rispetto a YouTube".
Qoob, a distanza di quasi due anni, non sembra comunque ancora aver trovato un suo preciso modello di business e una collocazione commerciale, il sito è privo di pubblicità e sembra piuttosto un interessante ed encomiabile laboratorio di sperimentazione. L’utenza principale del sito, infatti, sembra sia composta soprattutto da studenti d’arte, grafici, disegnatori di animazione e registi in erba, che attraverso Qoob possono far conoscere i loro lavori.