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Un quadricottero nel Cambridge ha fatto un volo di pochi minuti tenendo con sé e facendo atterrare un sistema Fire TV. Non sarebbe una notizia se il velivolo in questione non fosse di Amazon e la consegna non fosse del tutto identica a tutte le altre sul sito del gigante dell’eCommerce. Insomma, oggi è ufficialmente nata l’era Prime Air, lo scenario da sempre più chiacchierato di questo settore, l’unione fra droni e shopping elettronico che secondo alcuni è sempre stata pura fantascienza. Invece Amazon continua ad investirci.
La prima consegna di sempre a un cliente di PrimeAir è sui libri di storia, dice Bezos, il fondatore del colosso di Seattle. Tredici minuti click-to-deliver ed è fatta. Ampiamente nei margini previsti dal sistema, che ambisce a consegne via drone sempre entro 30 minuti. Piccoli velicoli senza equipaggio, sistema autonomo, ideale per pacchi di dimensioni piccole e non particolarmente fragili. E in sicurezza. Prime Air si basa su questo concetto, tecnologicamente del tutto sviluppato (come mostra il video di oggi, ripreso lo scorso 7 dicembre), ma necessita di un adeguamento normativo. Consegne come queste, infatti, non sarebbero possibili in molti paesi neanche volendolo, compresa l’Italia.
First-ever #AmazonPrimeAir customer delivery is in the books. 13 min—click to delivery. Check out the video: https://t.co/Xl8HiQMA1S pic.twitter.com/5HGsmHvPlE
— Jeff Bezos (@JeffBezos) December 14, 2016
Efficienza, velocità, molte applicazioni
I droni sono un fenomeno estremamente interessante della tecnologia di consumo, destinato a riempire i nostri cieli e a caratterizzare molti servizi di cui disporremo (eCommerce, informazione, sicurezza privata) e anche il nostro tempo libero. Insomma, l’alfabetizzazione informatica di oggi passa anche dal saperli maneggiare. Sicuramente anche servirsene, avendo dimostrato un’applicazione straordinaria in agricoltura, architettura e ingegneria, geologia, pubblicità, situazioni di emergenza, sport. Si ipotizza che nel futuro saranno sempre più richieste figure professionali in grado di utilizzarli e gestirli.
Il sistema brevettato parte dai centri di distribuzione, dove si registra l’ordine avvenuto sul sito tramite opzione PrimeAir-consegna in 30 minuti, a quel punto l’oggetto viene inscatolato in un box di plastica appositamente disegnato per il drone, che i nastri portano velocemente a un carrello che consente al drone stesso di agganciare la scatola e partire. Da remoto viene lanciato e seguito fino alla consegna e al ritorno.
Dai primi esperimenti negli Stati Uniti, in Israele, in Gran Bretagna e Austria, i droni utilizzati sono diversi e si sono evoluti. Quello che si nota nel video postato da Bezos, la consegna "1", si caratterizza per una certa idoneità alle zone rurali e pianeggianti – tipiche della campagna inglese – e ha un carrello molto piccolo e basso, quasi sottodimensionato. Gli occhi esperti avranno notato che si tratta di un drone adatto a percorsi di 3-6 km andata e ritorno. Per zone più complicate, come per esempio quelle che si troverebbero nel Belpaese, ci vorrebbe certamente un drone con caratteristiche fisiche differenti. Ma, parafrasando Cesare, "il drone è tratto". Amazon non stava bluffando.