Sulla protezione dei dati online si è scritto davvero tanto negli ultimi tempi. Dalle cause per per presunte violazioni dei giochi, ai problemi di certe estensioni problematiche per i log-in, il livello di ansia verso questo problema non è mai stato così alto. Così gli sviluppatori di applicazioni si sono buttati a capofitto.
Chi sembra aver tirato fuori il coniglio dal cilindro è BitDefender. Azienda, peraltro, nota per i software antivirus e questo non è un dato di poco conto: si tratta di un passaggio industriale dal settore della spam e dei virus al social network che non era stato certo previsto, né auspicato.
La nuova applicazione, gratuita, di fatto espande la scansione del software dentro l’architettura interna di
. L’attacco proviene da due angolazioni diverse: prima, identificando le informazioni sul conto di un utente a disposizione di estranei; in secondo luogo, attraverso la scansione della bacheca dell’utente: casella di posta, commenti e contenuti condivisi verso collegamenti potenzialmente “malevoli”. Tutto molto velocemente, basta avviare la scansione e poi seguire le varie finestre che controllano post, commenti, link.
Le promesse sono altisonanti: se hai buchi nelle tue impostazioni, l’applicazione li identifica. Se qualcuno ha postato un link pericoloso sulla bacheca, lo stana. Affermazioni vere? Difficile dirlo con una prova soltanto. Certo è che questa applicazione sta avendo un grosso successo.
Segno che persiste una sensazione di insicurezza, che Palo Alto dovrà in tutti i modi calmare. Anche perché, pur non avendo motivo di impedire lo sviluppo di applicazioni, non ha certo interesse che questo genere di software prendano piede tra i suoi utenti, perché porterebbe a pensare che il social network non sia in grado, da solo, di tutelarli.