Posta elettronica, gusto italiano

Agli italiani piacciono le email: le considerano uno strumento quotidiano indispensabile e lo usano per dialogare con le aziende.
Posta elettronica, gusto italiano
Agli italiani piacciono le email: le considerano uno strumento quotidiano indispensabile e lo usano per dialogare con le aziende.

Una indagine Nielsen/MagNews tenta di mettere in luce il rapporto tra l’email e gli italiani. Ne esce un risultato chiaro che esprime l’attaccamento del nostro paese alla chiocciolina, un rapporto forte con uno strumento che troppo prematuramente è stato dato per defunto e che invece rappresenta ancora oggi una delle fonti di traffico principali tanto per Google quanto per Microsoft e Yahoo.

Spiega il report “Email Marketing Trends 2011“: «il 74% pensa che l’email faccia parte della vita quotidiana, qualcosa di cui non si può più fare a meno nel privato quanto nel lavoro. L’email viene controllata a tutte le ore e mediamente per un’ora al giorno: una media di 2,6 caselle di posta elettronica per utente, in cui Libero è il webmail più diffuso». Il 29% degli italiani legge la posta anche in mobilità e soltanto il 22% teme per la sicurezza di questo tipo di comunicazioni (su cui gravano anni di virus e spam in quantità).

Importante è il fatto che in linea generale gli italiani siano propensi a ricevere email e promozioni, al patto che la cosa non si renda eccessivamente invasiva: «La profilazione non sarebbe un problema, dunque, nonostante gli allarmismi degli ultimi tempi. A fronte di quanto emerso, quello che veramente chiedono le persone è maggiore attenzione e rispetto, essendo sensibili soprattutto all’eccessiva frequenza». L’utenza ha insomma un buon feeling con lo strumento ed a questo si affida anche nel dialogo con le aziende, presso cui l’email è il canale preferito di comunicazione.

Il mittente è un elemento fondamentale del messaggio perché vale per il 60% circa del metro di valutazione circa l’affidabilità del messaggio e, quindi, circa la scelta di aprire o eliminare il messaggio stesso. Gli argomenti più graditi per la ricezione di newsletter sono relative ai viaggi ed all’aggiornamento professionale: utile e dilettevole, insomma, con piccole pillole quotidiane. La ricerca divide gli utenti in quattro cluster con cui identificare con maggior precisione le varie tipologie d’utenza legata all’uso della posta elettronica:

  • Evoluti: il 6% degli intervistati appartiene a questo profilo. Si tratta di persone con un utilizzo molto forte della posta elettronica, tanto che di media ricevono 130 messaggi, e passano 4 ore al giorno sulla posta elettronica, controllandola anche in orario di lavoro preferibilmente sul cellulare. Per loro l’email è uno strumento fondamentale e per questo sono molto selettivi, anche nell’aspetto grafico delle newsletter. Si tratta soprattutto di uomini laureati con un’età media di 37 anni;
  • Follower: È il 26% degli intervistati. Sono uomini diplomati di circa 34 anni di età. Usano internet in modo intenso, ma ricevono molte meno email circa 30 al giorno. Anche loro controllano la casella continuamente ma per meno tempo, circa un’ora la giorno;
  • Pragmatici: Il 48%, la maggioranza. Usano al posta elettronica per circa un’ora la giorno, la trovano comoda e pratica. Sono in prevalenza donne con una media di 38 anni di età su internet leggono soprattutto notizie e fanno operazioni di internet banking;
  • Indifferenti: il 20% degli intervistati legge l’email dal PC, ma fondamentalmente non ne ha un’opinione chiara formata. Tiepidi nel rispondere a qualunque affermazione, in generale la utilizzano per meno tempo e ricevono poche newsletter (mediamente 4). Uomini e donne, con poco interesse per internet in generale.

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