/https://www.webnews.it/app/uploads/2017/09/carta-web.jpg)
L’Italia è ancora indietro in materia di pagamenti elettronici. Se all’estero è facile vedere le persone pagare con la carta di credito persino un semplice caffè, in Italia non è raro non poter pagare con il bancomat anche in qualche ristorante, nonostante da settembre scattino le sanzioni per chi non si adegua all’obbligatorietà del POS. L’osservatorio
Tutti i costi che stanno dietro la gestione del POS, infatti, sono tanti e spesso non propriamente chiari e per questo, secondo l’osservatorio, il
Inoltre, esistono due tipi di POS, uno "fisso", collegato alla linea ADSL ed uno "mobile" che sfrutta le reti degli operatori ed è gestibile via smartphone. Secondo la ricerca, mediamente per un POS mobile si spendono quasi 61,7 euro, mentre per uno tradizionale circa 77 euro.
A questo costo va aggiunto il canone mensile del servizio di pagamenti. In media questo costo si aggira intorno ai 24,1 euro per il POS su linea fissa e 13,7 euro per quello mobile. La spesa maggiore, tuttavia, l’esercente la sostiene con la percentuale dovuta su ogni transazione elettronica effettuata e non tanto sui costi fissi. In questo caso i costi variano in base alla tipologia di carta scelta dall’acquirente.
Se il cliente, infatti, pagherà con carta di credito, per ogni transazione il commerciante dovrà versare circa il 2,5% di quanto transato (2,44% con POS mobile e 2,72% con dispositivo fisso). Se invece la carta scelta è un bancomat, l’addebito varia da 1,88% per un POS tradizionale a 1,95% con POS mobile.
Per un POS si può arrivare a spendere oltre 6.298 euro annui. Secondo la ricerca, le carte di credito risultano mediamente le più costose, mentre accettare pagamenti con il bancomat è più conveniente fino al 29% in base all’attività e al POS scelto. Rispetto agli ultimi due anni, comunque, i costi non sono affatto scesi, anzi sono aumentati.
Oggi il POS costa dal 6,5% a oltre il 40% in più rispetto al 2015. Gli incrementi maggiori si registrano per chi accetta pagamenti bancomat con POS fisso che vanno dal 33,5% al 40,4% in più. Gli incrementi maggiori si registrano per i negozianti che, rispetto al 2015 pagano l’installazione e il mantenimento del POS dal 12,4% al 40,4% in più.