PMI.it, intervista esclusiva a Thomas M. Kilroy

Thomas M. Kilroy, da poche ore nuovo General Manager del Sales and Marketing Group di Intel, ha parlato in una intervista esclusiva con PMI.it spiegando come e perchè occorrerà investire per uscire dalla crisi. Con una parola d'ordine: efficienza
PMI.it, intervista esclusiva a Thomas M. Kilroy
Thomas M. Kilroy, da poche ore nuovo General Manager del Sales and Marketing Group di Intel, ha parlato in una intervista esclusiva con PMI.it spiegando come e perchè occorrerà investire per uscire dalla crisi. Con una parola d'ordine: efficienza

Crisi e investimenti, due facce della stessa moneta. La teoria vuole gli investimenti come soluzione d’uscita dalla crisi, ma se la moneta cade sul lato sbagliato il meccanismo di rilancio non è così semplice da realizzarsi. Per questo motivo sono interessanti gli ultimi dati Assinform sullo stato dell’ICT in Italia, e per lo stesso motivo sono oltremodo importanti le parole che PMI.it ha raccolto in esclusiva da Thomas M. Kilroy, nuovo General Manager del Sales and Marketing Group di Intel (divisione che risponde direttamente ad Intel ed al CEO Paul Otellini). L’intervista è stata peraltro registrata a poche ore dalla nomina stessa, battezzando così con buon auspicio la promozione di Kilroy ai piani alti del gruppo di Santa Clara.

Nell’intervista le domande incalzano Kilroy soprattutto sui progetti Intel per favorire l’uscita dalla crisi del settore. L’azienda dovrà infatti trovare la giusta strategia per apportare il giusto valore alle aziende, incoraggiando l’innovazione e promettendo un rendiconto economico che pesa oggi quanto mai in passato: «È interessante notare come il lancio della nuova architettura Nehalem sia stata effettuata proprio nel corso di quest’ultimo anno; una grande innovazione, potremmo definirla come il lancio più importante per un nostro prodotto della classe Server Business. I tempi sono difficili, ma le nuove, incredibili performance che questa nuova architettura offre erano così imponenti, tenendo anche conto delle specifiche di risparmio energetico, che, nonostante la forte flessione del mercato verso il basso, siamo comunque usciti vittoriosi. Il motivo è che, oggi, è possibile sostituire nove server single-core con una sola macchina basata su tecnologia Nehalem, ottenendo lo stesso livello di performance».

Importante anche la previsione di investimento suggerita sul lato client: «bisognerebbe investire su una tecnologia che permetta al lavoratore di essere più produttivo. Noi ci siamo concentrati in particolare sulle soluzioni portatili, non palmari, ma sul mobile inteso come laptop o computer portatile, perché permettono un’esperienza lavorativa completa in movimento. Se ci si sposta da un palazzo all’altro, da una stanza all’altra, si può continuare a lavorare, aumentando di conseguenza la produttività. La tecnologia, l’essere interconnessi 24:7, ogni giorno per tutta la settimana, aiuta un individuo a ottimizzare il proprio tempo e a migliorare l’efficienza lavorativa.

Parola chiave: efficienza. Tanto quella lavorativa, quanto quella energetica. Intel intende puntare sull’ottimale allocazione delle risorse come elemento in grado di sbloccare valore e permettere a chi lavora nel business di portare avanti la propria mission aziendale senza ostacoli. Nell’intervista Kilroy è stato chiaro: «tutto ciò che stiamo cercando di ottenere è un abbassamento dei costi della gestione dei dati. Basta guardare la mastodontica potenza di calcolo necessaria all’Esrin… Il nostro lavoro è di garantire la precisione e le prestazioni richieste, ma soprattutto farlo in modo che richieda meno energia, offrendo contemporaneamente la maggiore efficienza in quel determinato scenario di calcolo».

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