Playboy sfida App Store e iPad

Playboy sfida App Store e iPad

Le rigidissime regole di App Store sulla nudità sono ormai cosa ben nota, perché Steve Jobs in più occasioni ha espresso la propria idiosincrasia nei confronti non solo della pornografia su iOS, ma anche dell’erotismo più patinato. Un fattore, questo, che ha creato seri grattacapi alla nota rivista Playboy, determinata a sbarcare su iPad a tutti i costi. Dopo rimandi lunghi un anno e a seguito dello slittamento dello scorso marzo, le conigliette più famose del mondo hanno vinto: l’app di Playboy sbarcherà su App Store, immagini senza veli comprese.

Cupertino ha, perciò, cambiato la propria policy? Nulla di tutto ciò. Per un contratto restrittivo, vi è sempre una soluzione lasca: Playboy ha trovato un modo efficace, e incontestabile, per portare le provocanti forme delle proprie modelle su iPad.

L’app si configura, infatti, come un mero contenitore che, di per sé, non presenta nessuna fotografia allusiva e può, di conseguenza, rimanere vivo e vegeto sullo store targato Mela, senza la paura della censura di Apple. Il software non farà altro che caricare un apposito sito internet esterno, i.playboy.com, specificatamente pensato e formattato per cogliere al meglio le potenzialità della tavoletta di Cupertino.

Previo pagamento di un abbonamento di 60 dollari annuali, o 8 mensili, gli utenti potranno così consultare l’intero archivio del magazine hot, approfittando di tutte le funzioni multitouch di iPad. Sì, perché qualche mese fa i creatori hanno tenuto a specificare che le loro bellissime donne non potranno solo essere viste, ma anche “toccate”, proprio grazie allo schermo sensibile al tatto.

Non è dato sapere, però, per quanto tempo Cupertino tollererà un simile affronto. Questo sistema di bypass, che al momento pare essere ammissibile dalle regole di App Store, potrebbe generare una nuova era per la pornografia sulla tavoletta: molti altri editori specializzati, c’è da crederlo, seguiranno la stessa procedura. Impossibile, però, prevedere la contromossa della Mela: l’app carica, infatti, un sito hard esterno, esattamente come Safari per iOS non blocca i siti a sfondo erotico. Cosa si inventerà questa volta la censura di 1 Infinite Loop?

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