Perché si è più felici dopo un mese senza Facebook

Una nuova ricerca ha indagato su cosa accade quando le persone non utilizzano Facebook per un mese.
Perché si è più felici dopo un mese senza Facebook
Una nuova ricerca ha indagato su cosa accade quando le persone non utilizzano Facebook per un mese.

Facebook e qualità della vita: ci sono stati in passati diversi studi in merito a questo e il più recente di Stanford e New York University conferma già quanto detto. La conclusione: si è più felici, soddisfatti nella propria vita, meno ansiosi e depressi se non si usa il social network per un mese. Coloro che smettono di usare Facebook per questo dato periodo di tempo al loro ritorno tendono ad usare meno anche gli altri social network.

Il team di ricerca ha riunito 2,488 persone che utilizzano Facebook in media un’ora al giorno. Eliminando questa abitudine i partecipanti hanno trovato diverse altre attività sostitutive, come ad esempio incontrarsi con gli amici, con la famiglia o banalmente guardare la TV. Del resto gli ultimi dati, anche riguardo l’Italia, sottolineano come i social media tolgono tempo speso davanti al televisore. In ogni caso i partecipanti non hanno speso più tempo informandosi.

Questi risultati però non devono semplicemente portare o convincersi alla immediata cancellazione del proprio account, per diverse ragioni. Non è chiaro per esempio cosa potrebbe accadere da un periodo più lungo di astinenza da social. Inoltre questa ricerca è stata condotta in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, quando la tensione politica era piuttosto alta. In ogni caso i risultati sono questi, almeno per quanto riguarda un solo mese di astinenza.

Facebook intanto ha compiuto 15 anni: partito da una stanza di Harvard, ora ha oltre due miliardi di utenti. Dopo mesi di flessione i dati dell’ultima trimestrale lo danno in salute, almeno dal punto di vista economico e di crescita dell’utenza. Lo è meno riguardo gli scandali e la privacy: è una piattaforma sempre più utilizzata per scopi propagandistici, diffusione di fake news e disinformazione.

La stessa società ha promesso dei grossi cambiamenti riguardo le pubblicità politiche e giorno dopo giorno si leggono più spesso di centinaia di account rimossi. All’orizzonte c’è anche il progetto di unificare le popolari app di messaggistica del colosso di Menlo Park, cioè Messenger, WhatsApp e Instagram, dal 2020.

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