Pegatron: presto la produzione Apple in Indonesia?

Pegatron investirà 1 miliardo di dollari in Indonesia per la produzione di device Apple: si superano, così, eventuali blocchi tra Cina e Stati Uniti.
Pegatron: presto la produzione Apple in Indonesia?
Pegatron investirà 1 miliardo di dollari in Indonesia per la produzione di device Apple: si superano, così, eventuali blocchi tra Cina e Stati Uniti.

Gli effetti della guerra commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti, con la recente concretizzazione del blocco a Huawei, preoccupano i fornitori asiatici di Apple. Ed è forse per questo che Pegatron, da sempre uno dei partner strategici di Cupertino, sta pensando di spostare parte della produzione in Indonesia. È quanto comunica il il ministro locale Warsito Ignatius, il quale ha confermato l’impegno della società originaria di Taiwan.

Secondo quanto reso noto, l’azienda avrebbe firmato un accordo per investire oltre 1 miliardo di dollari in Indonesia, per la costruzione di impianti dedicati alla produzione di device targati mela morsicata. Al momento non giungono conferme dalla società di Cupertino, ma la notizia sembrerebbe affidabile, anche perché riportata dall’agenzia di stampa Reuters.

Secondo quanto reso noto proprio da Reuters, la divisione indonesiana di Pegatron dovrebbe innanzitutto preoccuparsi della produzione di chip, ma anche della fornitura di componenti per smartphone e anche dell’assemblaggio. Vi sarà anche una partnership con un’azienda locale, la PT Sat Nusapersada. In futuro, la catena di montaggio dovrebbe essere estesa anche ai MacBook, così come sempre il ministro indonesiano ha sottolineato:

Gli impianti potrebbero essere anche usati per produrre componenti MacBook, ma non nel breve periodo.

Sebbene non esplicitato ufficialmente, sembra che il gruppo di Apple Park e i suoi partner asiatici stiano cercando di diversificare le forniture, per evitare blocchi improvvisi in caso dovessero cambiare le attuali condizioni in Cina. Il governo cinese potrebbe infatti decidere, come conseguenza ai blocchi imposti da Donald Trump, di impedire o limitare fortemente l’azione delle aziende statunitensi all’interno del territorio del Paese. Una possibilità, quest’ultima, che ha visto opporsi il CEO di Huawei, il quale nella giornata di ieri ha difeso Apple, giudicandola completamente estranea alle tensioni accese dall’amministrazione a stelle e strisce.

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