pCloud e Dropbox, ecco le differenze tra i due cloud

Entrambi cloud storage, entrambi con i propri pro e contro: ecco le differenze principali tra pCloud e Dropbox.
pCloud e Dropbox, ecco le differenze tra i due cloud
Entrambi cloud storage, entrambi con i propri pro e contro: ecco le differenze principali tra pCloud e Dropbox.

pCloud e Dropbox sono tra i più noti servizi di cloud storage che consentono agli utenti di archiviare, condividere e accedere ai propri file da più dispositivi. Sebbene possano sembrare provider dalle caratteristiche piuttosto simili, esistono alcune differenze sostanziali che li rendono più o meno adatti alle specifiche esigenze dell’utente.

Condivisione dei file

pCloud offre opzioni di condivisione dei file più flessibili. Ad esempio, l’utente può impostare date di scadenza per i link condivisi oppure proteggere con password le cartelle condivise. Anche Dropbox permette di condividere i dati archiviati nel cloud, ma non mette a disposizione la possibilità di proteggere i file tramite una chiave di accesso.

Sicurezza

Dal punto di vista della sicurezza, pCloud applica crittografia lato client. Ciò significa che i file vengono crittografati sul dispositivo dell’utente prima di essere caricati nel cloud, fornendo un ulteriore livello di sicurezza. In più, il provider utilizza protocollo TLS/SSL e crittografia AES a 256-bit. Anche Dropbox fa uso di opzioni di sicurezza: i file sono crittografati con AES a 256 bit e utilizza tecnologia SSL/TLS per i dati in transito tra app e server. Non offre tuttavia crittografia lato client, a differenza di pCloud.

Sincronizzazione file

Sia pCloud che Dropbox consentono ai propri utenti di sincronizzare i file caricati su più dispositivi. Nello specifico, pCloud mette a disposizione l’applicazione desktop “Drive” per lavorare sui file in cloud come se fossero sul computer, senza cioè che occupino spazio sull’hard disk. Funziona – in poche parole – come un disco virtuale. Anche Dropbox sincronizza tutti i file aggiunti ed eventuali modifiche su tutti i dispositivi; l’app desktop include, inoltre, la funzione di sincronizzazione selettiva che consente di scegliere quali cartelle rimuovere dal PC per archiviarle nel cloud.

Piattaforme compatibili

Entrambi i servizi sono disponibili sulla maggior parte delle piattaforme: Windows, macOS, iOS e Android. pCloud, tuttavia, aggiunge la compatibilità con Linux ed è disponibile anche come estensione per browser.

Funzionalità aggiuntive

pCloud mette a disposizione dei suoi utenti un lettore multimediale integrato per la riproduzione di file audio e video, nonché un editor di file integrato per file di testo e immagini. Dropbox, al contrario, non offre queste funzionalità ma propone ottimi strumenti di collaborazione tra utenti e gestione completa dei file caricati.

Prezzo e capacità cloud

Per quanto riguarda il lato economico, pCloud offre più spazio di archiviazione a un prezzo inferiore rispetto a Dropbox. Ad esempio, il piano Premium a vita di pCloud propone 500 GB oppure 2 TB di spazio senza abbonamento al prezzo – rispettivamente – di 199 e 399 euro una tantum. Il vantaggio principale sta proprio nella parola “a vita”: una volta acquistato, lo spazio sarà tuo per sempre e non dovrai aggiungere alcun costo extra nascosto. I piani a pagamento di Dropbox partono invece da 9,99 euro al mese per 2 TB di spazio cloud, oppure 16,58 euro al mese per 3 TB di spazio.

Nel complesso, sia pCloud che Dropbox sono ottimi servizi di archiviazione cloud. pCloud, tuttavia, potrebbe essere una scelta migliore per gli utenti che necessitano di più spazio di archiviazione, opzioni di condivisione più flessibili e per coloro che danno priorità alla sicurezza dei propri file. Dropbox, invece, è ottimo per gli utenti che richiedono meno spazio di archiviazione e che intendono sfruttare i vari strumenti di collaborazione disponibili.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti