Passo falso per la Peppermint

Passo falso per Logistep e Peppermint: l'Adiconsum notifica il fatto che due ricorsi sono stati rigettati e le parti non potranno così entrare in possesso dei dati relativi agli utenti. Vinta una battaglia, ne seguirà ora immediatamente un'altra
Passo falso per la Peppermint
Passo falso per Logistep e Peppermint: l'Adiconsum notifica il fatto che due ricorsi sono stati rigettati e le parti non potranno così entrare in possesso dei dati relativi agli utenti. Vinta una battaglia, ne seguirà ora immediatamente un'altra

«In data odierna, 17 luglio 2007, il Centro Giuridico Adiconsum è venuto a conoscenza della pubblicazione, da parte del Tribunale Civile di Roma, nelle persone dei Giudici Paolo Costa e Antonella Izzo, di due
importantissime ordinanze con cui i suddetti hanno rigettato i ricorsi
presentanti congiuntamente e disgiuntamente dalle Società Peppermint e Techland
, rispettivamente nei confronti della Wind e della Telecom. I giudici non hanno ritenuto fondate le istanze volte ad ottenere gli indirizzi fisici dei consumatori italiani che da tempo sono stati sottoposti ad una sorta di “spionaggio telematico” da parte della Società Logistep, associata alle ricorrenti. Finalmente, grazie alle pressioni di Adiconsum, nonchè agli interventi anche recenti del Garante della Privacy, si prospetta una maggior tutela per i consumatori italiani».

Con questo comunicato l’Adiconsum notifica un passo falso nel percorso che avrebbe dovuto portare la famigerata Peppermint ad avere legalmente in mano i dati relativi agli utenti identificati per l’invio della nota missiva legata alle ipotetiche violazioni di diritto d’autore praticate in rete.

Continua il comunicato: «domani, mercoledì 18 luglio, sarà una giornata fondamentale per ulteriori decisioni in merito, in quanto Adiconsum è presente in due distinti giudizi tra Peppermint e Wind e tra Peppermint e Tiscali. Ancora una volta Adiconsum, anche alla luce dei recenti provvedimenti favorevoli ai consumatori, invita tutti gli operatori telefonici convenuti in giudizio dalle società svizzere a resistere con ogni mezzo alle richieste giudiziarie delle suddette società»: la resistenza passiva suggerita (parole di Paolo Landi dell’Adiconsum: «far rispettare la legge sulla privacy non deve essere un compito solo delle Associazioni dei Consumatori, ma anche degli operatori telefonici») è solo per prendere tempo, mentre poco per volta la matassa sta per essere sbrogliata. L’intervento del Garante, in tal senso, sembra essere fondamentale e il comunicato dell’Associazione dei Consumatori ne rende merito.

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