Parte la scommessa di Hulu

Fornire i contenuti commerciali e professionali di studi come Sony ed MGM e canali come NBC e FOX in maniera libera e totalmente gratuita appoggiandosi alla pubblicità. Con questa formula Hulu tenta di trovare la nuova via commerciale per il video in rete
Fornire i contenuti commerciali e professionali di studi come Sony ed MGM e canali come NBC e FOX in maniera libera e totalmente gratuita appoggiandosi alla pubblicità. Con questa formula Hulu tenta di trovare la nuova via commerciale per il video in rete
Parte la scommessa di Hulu

È partito Hulu, il sito

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dalla rottura di NBC con YouTube e tutta la famiglia Google e l’esigenza di News Corp. di mettere un piede nel mondo del video. Per ora la beta di Hulu è disponibile solo ad un numero limitatissimo di utenti e solo statunitensi, ma ad ogni modo già sono state rese note molte delle caratteristiche del servizio.

Quello che era stato promesso erano contenuti di qualità non in concorrenza con YouTube, e così è. In virtù di partnership molto importanti (oltre ad NBC hanno aderito anche Sony, MGM e almeno 15 canali via cavo) Hulu mette a disposizione degli spettatori la produzioni di stampo professionale che sono già passate in televisione o al cinema (o anche prodotti concepiti solo per internet) senza pagare nulla. A finanziare il sistema è la pubblicità.

La grafica del sito è molto semplice e intuitiva, senza fronzoli e tutta incentrata sui contenuti. Già disponibili sono lungometraggi come “The Breakfast Club” o “The Blues Brothers”, e serie come “Heroes”, “Dr. House” e “The Simpsons”, al pari di materiale classico come “Miami Vice” e “The A-Team”, con un’interessante opzione (ma ancora un po’ scomoda da usare sembra) che consente, a chi voglia pubblicare su altri siti in forma “embed” i video in questione, di poter anche scegliere solo dei segmenti o delle piccole parti del filmato.

Ancora più in là Hulu non vuole davvero diventare come YouTube (magazzino di video amatoriale e magma indistinto di materiale dalla qualità molto altalenante) anche perchè non intende ospitare tutti i video sul suo sito ma consentire ad altri partner di incorporare il suo player liberamente. Al momento per esempio anche MSN TV pubblica i video di Hulu, lo stesso fa AOL e i siti dei network (come quello di FOX o di NBC). Insomma l’idea di News Corp sembra quella di non voler catalizzare tutto il traffico sul proprio sito ma distribuirlo nella rete.

Ora sembra dunque che il sito di NBC e News Corp abbia deciso di intraprendere la via della liberalizzazione del video, che non è più ingabbiato in determinate pagine ma è libero di girare legalmente, fermo restando che la pubblicità continua a fornire introiti. E proprio la pubblicità all’interno del video è una delle cose più sorprendenti: i primi che hanno testato Hulu infatti parlano di bannerini piccoli e non invadenti per i filmati più brevi e per i video più lunghi spot da 30 secondi (che vengono visualizzati solo un numero determinato e limitato di volte e non ogni qualvolta si riveda il video) assolutamente non fastidiosi.

I video sono in formato widescreen con la possibilità di andare anche a tutto schermo o in una finestra pop-up, e l’interfaccia del player (fatto in Flash) è più o meno la solita con la differenza che se il mouse non è sul video questa scompare. Infine un comando che sembra aver stupito tutti è lower lights, premendo il quale tutti i colori della pagina si ingrigiscono facendo risaltare di più lo schermo.

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