Pandora, gli artisti si ribellano

Un gruppo di cantanti di primo piano si schierano contro Pandora e la sua proposta di un mercato musicale online più equo.
Pandora, gli artisti si ribellano
Un gruppo di cantanti di primo piano si schierano contro Pandora e la sua proposta di un mercato musicale online più equo.

Numerosi cantanti statunitensi, tra i quali anche diversi nomi in primo piano nello scenario musicale internazionale come Rihanna o Katy Parry, si sono schierati contro Pandora. Il motivo di tale presa di posizione nei confronti di quella che è una delle principali realtà nella distribuzione di contenuti musicali online è la volontà da parte di quest’ultima di promuovere una nuova legislazione che favorisca le aziende operanti in tale settore per quanto riguarda i compensi da versare nei confronti degli artisti.

Nello specifico, l’obiettivo di Pandora e di diversi altri gruppi appartenenti alla medesima categoria è quello di sottoporre al Congresso degli Stati Uniti d’America il cosiddetto Internet Radio Fairness Act, una proposta di legge che consenta alle aziende operanti online di godere dei medesimi benefici delle emittenti televisive satellitari e via cavo. In altri termini, Pandora e soci chiedono una riduzione dei compensi che sono costretti a garantire agli artisti ogni qualvolta una loro canzone viene riprodotta da un utente, mettendo sullo stesso livello la distribuzione di musica via Internet con quella attraverso altri canali. Se ad oggi le emittenti TV pagano il 10% dei rispettivi ricavi ai detentori del copyright, infatti, i servizi attivi online sono invece costretti a versare il 50%, creando una disparità di trattamento che Pandora intende eliminare il prima possibile.

La coalizione composta da oltre cento artisti intende quindi protestare pubblicamente nei confronti di tale proposta di legge, sottolineando come qualora venga approvata i rispettivi guadagni derivanti dai servizi online si ridurrebbero circa dell’85%. Per dar voce alla protesta hanno pubblicato online una nota ufficiale accompagnata da una lettera (pdf) nella quale, dopo essersi proclamati fan di Pandora, evidenziano come il Internet Radio Fairness Act rappresenterebbe un grave problema in termini economici. La lettera sarà inoltre pubblicata nei prossimi giorni sul celebre quotidiano BillBoard, portando la protesta sulla carta stampata.

Pandora, con il suo 7% del totale a livello nazionale, rappresenta ad oggi una delle principali realtà nel campo delle radio online operanti negli Stati Uniti ma nonostante ciò non riesce a spiccare il volo dal punto di vista economico proprio a causa del pesante macigno legato ai compensi da versare alle major per le proprie attività. La richiesta è quindi quella di un mercato più equo, che non costringa le aziende a chiedere regolarmente aiuto alla politica o ad altre aziende, benché le autorità competenti abbiano già sottolineato come il Web sia un mercato totalmente differente da quello televisivo, motivo per cui risulta particolarmente complicato applicare le medesime regole.

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