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La Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (ACCC) indagherà su Google circa le enormi quantità di dati dai telefoni Android che l’azienda raccoglierebbe, comprese informazioni dettagliate sulla posizione degli utenti, dopo che la società di software Oracle l’ha accusata di monitorare segretamente i dispositivi e recuperare un gigabyte di dati ogni mese.
Secondo The Australian, Oracle ha presentato un rapporto all’ACCC, che sta conducendo un’inchiesta (
Si apprende dunque dalla presentazione Oracle che i dispositivi con cuore Android invierebbero informazioni dettagliate sulle ricerche condotte dagli utenti e su ciò che gli stessi vanno effettivamente a visualizzare, ma che potrebbero anche inviare posizioni precise su dove si trova l’utente anche se i servizi di localizzazione sono disattivati e se non hanno una scheda SIM o app installate, o ancora se la modalità aereo è attivata. Per impedire il monitoraggio bisognerebbe necessariamente spegnere il device.
Secondo il presidente dell’Australian Privacy Foundation, David Vaile, Google inizialmente lo ha fatto come parte del suo rilevamento condotto per il servizio Street View, ma ora starebbe ricevendo aggiornamenti sull’enorme quantità di dati che gli utenti di dispositivi Android invierebbero regolarmente. Oracle ha recentemente
Un GB di dati costa attualmente dai 3,60 dollari ai 4,50 dollari australiani al mese; dato che oltre 10 milioni di australiani dispongono di uno smartphone basato sul robottino verde, si legge che se Google dovesse pagare per i dati che starebbe raccogliendo dovrebbe affrontare un costo compreso fra i 445 milioni e i 580 milioni di dollari all’anno.
La compagnia californiana, di proprietà Alphabet, è dunque sotto inchiesta a seguito di tali affermazioni: rispondendo alle ultime preoccupazioni sulla privacy che circondano Google, un portavoce del motore di ricerca ha affermato che l’azienda ha il permesso degli utenti di raccogliere i loro dati:
Google si concentra completamente sulla protezione dei dati dei nostri utenti, rendendo i prodotti che amano funzionare meglio per loro. Gli utenti possono vedere quali dati vengono raccolti e come sono utilizzati in un posto facile, Il mio account, e controllare tutto da lì. Come molte delle tattiche aziendali di Oracle, questa presentazione è un gioco di prestigio, non di fatti, e dato che Oracle si propone come il più grande broker di dati al mondo, lo sa. Qualsiasi dato sulla posizione che viene inviato ai server di localizzazione di Google è reso anonimo e non è legato o tracciabile a un utente specifico.
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