Un nuovo centro di ricerca DeepMind in Canada

La divisione di Alphabet specializzata in machine learning e intelligenza artificiale apre il suo primo centro di ricerca al di fuori del Regno Unito.
Un nuovo centro di ricerca DeepMind in Canada
La divisione di Alphabet specializzata in machine learning e intelligenza artificiale apre il suo primo centro di ricerca al di fuori del Regno Unito.

Il machine learning è il futuro. L’intelligenza artificiale cambierà il mondo. Affermazioni che ai non addetti ai lavori potrebbero sembrare eccessivamente altisonanti. Non per DeepMind, che sull’IA intende costruire le basi di nuove soluzioni e piattaforme che avranno un effetto concreto e tangibile negli ambiti più svariati, compreso quello della ricerca medica.

Il team, acquisito negli anni scorsi da Google e ora sotto l’ala protettrice della parent company Alphabet, annuncia l’apertura di un nuovo centro di ricerca situato in Canada (il primo al di fuori del Regno Unito), più precisamente nella città di Edmonton. Perché scegliere proprio una location canadese? Il territorio è da sempre una fucina di talenti che spesso finiscono nelle grandi realtà della Silicon Valley. Inoltre, il governo si è dimostrato più volte incline a supportare iniziative di questo tipo: ad esempio, per il 2017 sono stati stanziati circa 100 milioni di dollari a supporto di progetti legati all’IA.

Richard Sutton, Michael Bowling e Patrick Pilarski (da sinistra a destra), ricercatori nell'ambito dell'IA e docenti alla University of Alberta, collaboreranno con DeepMind nel primo centro di ricerca del gruppo al di fuori del Regno Unito, in Canada

Richard Sutton, Michael Bowling e Patrick Pilarski (da sinistra a destra), ricercatori nell’ambito dell’IA e docenti alla University of Alberta, collaboreranno con DeepMind nel primo centro di ricerca del gruppo al di fuori del Regno Unito, in Canada

Il centro sarà diretto da Richard Sutton, Michael Bowling e Patrick Pilarski , docenti alla University of Alberta. Tra i progetti portati avanti da DeepMind si ricordano l’intelligenza artificiale di AlphaGo, capace di mettere in ginocchio i più forti giocatori al mondo della disciplina Go, la ricerca condotta in collaborazione con il National Health Service britannico sulla diagnosi precoce dell’infezione renale acuta, un sistema che simula le dinamiche proprie dei sogni per istruire gli algoritmi di machine learning, un software dedicato alla lettura del labiale sviluppato in partnership con la University of Oxford e un applicazione pratica dell’IA nei data center per garantire ottimizzazione dei consumi energetici e sostenibilità.

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