Una nuova divisione di Google Brain per l'IA

Hugo Larochelle, ex Twitter, guiderà un nuovo laboratorio canadese al lavoro sull'intelligenza artificiale, nato come estensione del team Google Brain.
Una nuova divisione di Google Brain per l'IA
Hugo Larochelle, ex Twitter, guiderà un nuovo laboratorio canadese al lavoro sull'intelligenza artificiale, nato come estensione del team Google Brain.

Il gruppo di Mountain View ha ufficializzato l’apertura di un nuovo laboratorio, situato a Montréal (Canada), che nasce come estensione del team Google Brain. È l’ennesima dimostrazione di quanto l’azienda californiana stia puntando su tutto ciò che riguarda l’intelligenza artificiale e il deep learning, attraverso la sperimentazione di progetti di vario tipo.

A guidarlo sarà una new entry nell’organico di bigG: Hugo Larochelle, in passato al lavoro per Twitter su iniziative legate all’IA. Yoshua Bengio, uno dei nomi più illustri del settore, lo ha definito senza troppi giri di parole “una delle stelle nascenti del deep learning”. L’assunzione va a seguire di pochi giorni quella di Jia Li last, ex Snapchat.

Google investirà 3,3 milioni di dollari nell’attività del Montréal Institute for Learning Algorithm (MILA) e della vicina McGill University, portando così a circa 10 milioni di dollari le donazioni a istituzioni accademiche erogate nel corso dell’ultimo decennio. Per Larochelle si tratterà di una sorta di ritorno a casa: dopo aver completato il percorso di studi presso la University of Montréal, ha iniziato la carriera da insegnante sulle cattedre della Université de Sherbrooke.

Le tecnologie legate al deep learning stanno facendo in questo periodo il loro debutto all’interno di prodotti e servizi a livello commerciale. Non è dunque difficile capire perché i colossi del mondo online e di quello hi-tech stiano puntando ad assumere i talenti che operano in questo campo. Lo scorso anno Facebook ha aperto un laboratorio concentrato sull’IA a Parigi, Apple ha reclutato il ricercatore Russ Salakhutdinov della Carnegie Mellon University e Amazon ha invece puntato su Alex Smola. Tutti contribuiranno a plasmare un futuro più smart, soprattutto per quanto riguarda le modalità di elaborazione delle informazioni e le interazione tra l’uomo e le macchine.

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