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La vita dei due più famosi leakers del mondo è più incrociata di quanto si poteva immaginare. Sembra infatti che la NSA abbia spiato i visitatori di Wikileas, la creatura fondata da Julian Assange, un altro nome nella black list degli americani. Secondo The Interceptor, il nuovo sito di Glenn Greenwald, i governi statunitensi e britannico non solo hanno tenuto d’occhio Assange, ma anche preso di mira la rete di supporto di WikiLeak, sfruttando i cavi in fibra ottica e registrando gli indirizzi IP di ogni visitatore del sito.
L’articolo a firma Glenn Greenwald e Ryan Gallagher, due delle grandi firme del nuovo magazine online finanziato da eBay tramite la FirstLook, ha rivelato alcuni particolari decisamente clamorosi nella costellazione del
Cosa dicono i documenti
In estrema sintesi, il nuovo scoop dei giornalisti a cui è stato affidato il corpus sottratto dall’ex contractor CIA si basa su alcuni documenti top-secret datati 2010-2012, come quello in cui in un dibattito interno tra funzionari dell’agenzia di intelligence americana viene definito Wikileaks come malicious foreign actor, appellativo generalmente concesso agli stati come Iran o Corea del sud: stratagemma burocratico per poter utilizzare tutto l’ampio spettro di tecniche di sorveglianza e intrusione informatica.
Julian Assange ha già inoltrato un comunicato al riguardo, nel quale chiede alla Casa Bianca di nominare un procuratore speciale per indagare la portata dell’attività della NSA contro i media. Difficile che gli verrà dato ascolto, dopo che lo scorso settembre Wikileaks e Assange hanno denunciato Barack Obama e la NSA per le interferenze col lavoro giornalistico in Europa:
Il comportamento sconsiderato e illegale della National Security Agency e del GCHQ con un monitoraggio estensivo ostile del sito web e dei suoi lettori è grave, e la notizia che la NSA ha pianificato tali operazioni a livello del suo Ufficio Legale è particolarmente preoccupante.
Surveillance and pressure against #WikiLeaks and its readers | EFF https://t.co/xIff41oLmX more: https://t.co/tbzjEK1nsK #nsa #gchq
— WikiLeaks (@wikileaks) February 19, 2014
Alle diverse presentazioni ppt di questi lavori interni, che svelano i trucchi e le risorse che in questi anni i dipendenti dei vari uffici erano istruiti per sfruttarli al meglio, seguono anche altri documenti secretati che mostrano tutta la distinzione – incredibile – che la NSA opera tra cittadini americani e non americani. In un preciso momento della discussione, quando alcuni fanno notare che gli hacktivisti Anonymous hanno una frammentazione regionale ma non è sempre nota la loro cittadinanza, l’ufficio legale risponde «finché sono individui stranieri al di fuori degli Stati Uniti e non possiedono la doppia cittadinanza, siete a posto».
Ma in caso anche un cittadino americano, come in effetti accaduto stando ai documenti, fosse impropriamente intercettato, anche in questo caso la NSA, prima dello scandalo emerso con Snowden, riduceva tutto a una queatione di «report trimestrali, ma non è il caso di preoccuparsene».