Nokia Windows Phone: nasce una speranza

Nokia e Microsoft metteranno assieme la parte buona delle proprie offerte: i Nokia Windows Phone sono fin da subito una grande promessa
Nokia e Microsoft metteranno assieme la parte buona delle proprie offerte: i Nokia Windows Phone sono fin da subito una grande promessa
Nokia Windows Phone: nasce una speranza

Ieri Nokia è caduta in borsa del 7.25% e forse bisogna partire di qui per capire l’impatto che l’accordo siglato con Microsoft va a significare. La storiella di Stephen Elop è infatti stata estremamente chiara su questo punto: qualunque fosse stata la scelta compiuta, avrebbe avuto un costo. Rimanere con Symbian sarebbe stata una partita persa, come gettarsi tra le fiamme ed attendere la fine; buttarsi nel mare oscuro di Windows Phone è invece una speranza, dalla quale si tenterà di uscire vivi e possibilmente rafforzati. Di fronte ci sono gravi difficoltà, ma c’è comunque una speranza. E Nokia intende aggrapparvici.

Dall’altra parte non può che esserci giubilo. La manovra di avvicinamento di Microsoft è iniziata da molti mesi, quando Stephen Elop è stato lasciato libero per poter approdare alla guida dell’imbarcazione Nokia ormai alla deriva. Il nuovo CEO si è preso il tempo dovuto per inquadrare la situazione e quindi ha imposto il proprio credo: Nokia e Microsoft si uniscono nel nome di Windows Phone per portare sul mercato un prodotto nuovo che unisca le parti migliori dei due gruppi.

Il costo da pagare è caro per Nokia: c’è da mettere alle spalle molto tempo perduto, anni di strategie fallimentari con Symbian e MeeGo, importanti device finiti in malasorte per l’assenza di un ecosistema di valore. C’è un motto d’orgoglio da buttar giù come un boccone amaro. Ma queste zavorre sarebbero state troppo pesanti: Nokia ha progettato la propria exit-strategy ed ha lasciato che la piattaforma bruciasse lentamente. Il passato è alle spalle, il futuro è alle porte.

C’è chi nei giorni passati ha schernito questa ipotesi come un progetto destinato a fallire poiché mettere assieme due gruppi zoppicanti non potrà aiutare l’insieme delle parti a correre. Il punto di vista opposto è però altrettanto valido: il punto debole dell’offerta Nokia è il software, mentre l’hardware rimane da sempre esempio di eccellenza progettuale e realizzativa; il punto debole Microsoft è nella scarsa penetrazione e nell’inconsistenza di accordi con produttori di alto profilo, mentre il software è stato premiato per la propria originalità e per le opportunità che WP7 offre agli sviluppatori. Mettere assieme i punti di forza, insomma, potrebbe offrire una grande sinergia ai due gruppi, i quali hanno inoltre a disposizione asset ulteriori da combinare per aggiungere valore ulteriore al progetto.

C’è anzitutto Bing: l’approdo su Nokia potrà offrire a Microsoft un importante appiglio per imporre il proprio motore in mobilità, attraendo così nuove query, nuova utenza, nuova esposizione e nuovi inserzionisti. Nokia dalla sua mette a disposizione Nokia Maps e l’esperienza Navteq, entrambi fondamentali per tutto quel che è geolocalizzazione e servizi mobile legati al territorio.

Quella volta, in Microsoft, un responsabile ce lo disse con somma convinzione: in futuro ci saranno soltanto 3 grandi piattaforme e per le altre non ci sarà spazio. Apple ha aperto la strada, Google ha creato Android per andare all’inseguimento ed ora i Nokia Windows Phone si preparano alla grande rincorsa.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti