No, Facebook non chiude. Se l’ipotesi non sembra poter mai essere stata nemmeno posta, occorrerà fare i conti con uno dei ciclici passaparola che prendono piede sul Web e che si moltiplicano a colpi di condivisione e di “mi piace”. Qualcosa con cui lo stesso Facebook ha dovuto fare i conti, fino a trovarsi addirittura costretto ad una smentita ufficiale.
«[…] stiamo lavorando come sempre. Non stiamo andando da nessuna parte; siamo appena partiti». Con un aggiornamento di status sulla propria bacheca, il team di Facebook ha così posto fine all’incredibile voce che stava prendendo il largo sullo stesso social network e su Twitter in seguito ad un ironico annuncio di un sito satirico. La voce, pur se chiaramente fasulla, indicava la possibile chiusura entro marzo e la legge dei grandi numeri ha fatto sì che la notizia venisse contestualizzata dalla propria origine e trovasse linfa nel passaparola online.
Responsabile dello scherzo è il Weekly World News, secondo cui Mark Zuckerberg avrebbe dichiarato che Facebook è ormai fuori controllo: «lo stress per la gestione del gruppo mi sta rovinando la vita. […] Dopo il 15 marzo chiuderemo il sito. Quindi se volete vedere ancora le vostre immagini, vi raccomando di salvarle fuori da Internet. Non sarà possibile riaverle quando avremo chiuso l’attività». Una presunta intervista telefonica, i presunti commenti dei primi utenti informati della questione, il presunto sollievo di quanti vedono i teenager finalmente sollevati da un peso sociale. Migliaia di commenti sul sito WWN, l’effetto virale del passaparola e la frittata è fatta.
Migliaia di commenti ulteriori, tra il serio ed il faceto, hanno fatto seguito alla smentita del team Facebook. Ma il semplice fatto che Facebook si sia trovato costretto a smentire ufficialmente un rumor di questo tipo è qualcosa che, di per sé, dovrebbe far riflettere.
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