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Dal palco del suo recente
L’unico canale per diffondere le applicazioni per iPhone e iPod Touch è infatti l’App Store gestito da Cupertino. Tutti i programmi progettati e sviluppati per i due dispositivi portatili devono obbligatoriamente passare per i server di Apple, che trattiene una percentuale delle transazioni per l’acquisto delle applicazioni a pagamento come pegno per la gestione della loro promozione e distribuzione online. Una condizione obbligata che nel corso degli ultimi mesi ha destato le perplessità di alcuni produttori di soluzioni di terze parti, timorosi di vedere sensibilmente limitate le loro possibilità di diffondere le applicazioni attraverso l’App Store. Ogni programma destinato agli iPhone e agli iPod Touch viene infatti attentamente analizzato da Apple, che stando al contratto con gli sviluppatori ha l’ultima parola sull’approvazione delle applicazioni da inserire nel suo store.
I timori dei produttori di programmi di terze parti si sono infine concretizzati nel corso delle ultime giornate, quando un addetto alla revisione delle applicazioni ha deciso di
Podcaster, infatti, aggiunge un’importante funzionalità assente nell’applicazione standard fornita da Apple: il WiFi. Il programma sviluppato da Alex Sokirynsky consente di sincronizzare i podcast cui si è iscritti attraverso la connessione wireless del proprio iPhone/iPod Touch, ma senza dover collegare il dispositivo al computer su cui è installata la copia in uso di iTunes. Una differenza sostanziale, data da una funzione aggiuntiva attesa da numerosi utenti, che fino ad ora potevano solamente acquistare i file musicali dalla versione dell’iTunes Store installata sui due dispositivi mobili, ma non scaricare i podcast.
Secondo Sokirynsky, Apple avrebbe dunque rifiutato l’applicazione Podcaster per evitare di offuscare la sua funzione originale per i Podcast. Una decisione molto grave secondo la blogosfera statunitense, che aveva già aspramente criticato il sistema "chiuso" implementato dalla società di Cupertino. App Store costituisce infatti l’unico canale di distribuzione per le applicazioni e un rifiuto da parte di Apple equivale all’impossibilità di distribuire e mettere in commercio il proprio software per il crescente mercato degli iPhone e degli iPod Touch.
Tuttavia, sfruttando il sistema "Ad Hoc App Distribution", implementato per le reti aziendali, al momento Sokirynsky è riuscito ad avviare la