Niente 4K per la futura Apple TV

La nuova Apple TV, attesa per la WWDC di giugno, non sarà forse abilitata al supporto del 4K: la risoluzione non sarebbe sufficientemente diffusa.
Niente 4K per la futura Apple TV
La nuova Apple TV, attesa per la WWDC di giugno, non sarà forse abilitata al supporto del 4K: la risoluzione non sarebbe sufficientemente diffusa.

Il lancio di una nuova Apple TV potrebbe essere imminente. Dopo oltre un anno di previsioni e altrettante smentite, il momento potrebbe essere arrivato: alla WWDC di giugno il pubblico potrà forse conoscere il nuovo set-top-box. E tra il supporto a Siri e un possibile App Store dedicato, emerge oggi una nuova indiscrezione: il dispositivo non sarà abilitato alla risoluzione 4K.

Il rumor va ovviamente preso con le pinze, poiché al momento non trova conferma nella stessa azienda di Cupertino. A lanciare la notizia è il portale BuzzFeed, sulla base di alcune informazioni rilasciate da un anonimo informato sui piani di Apple. “Il 4K è fantastico, ma è ancora agli albori”: questo sarebbe il pensiero del gruppo californiano, in merito all’abilitazione della risoluzione nelle future Apple TV.

Sebbene molti servizi di streaming a stelle e strisce, tra cui Netflix e Amazon, dispongano già di un catalogo in 4K, Apple non sarebbe al momento interessata al formato. Il tutto nonostante il chipset A8, oggi impiegato sugli iPhone 6 e probabilmente inserito nei set-top-box, sia in grado di riprodurre questa risoluzione. Le motivazioni potrebbero essere le più svariate, sebbene al momento tutte ipotetiche mancando sufficienti controprove dalle parti di Cupertino.

La prima ragione rimanda alla diffusione del formato. Per quanto molto ambito e sponsorizzato, il 4K è oggi usufruito da un nugolo ristretto di utenti, per limiti intrinsechi dello stesso: schermi in grado di supportare il formato, ampiezza di banda, prezzi di mercato. Di conseguenza, Apple non sarebbe pronta ad abilitarne il supporto, non almeno finché l’ultra-risoluzione non avrà raggiunto una diffusione più capillare.

Si procede, quindi, con i limiti tecnici. Per i fornitori di servizi, garantire streaming in 4K significa dover investire somme ingenti in infrastrutture, nonché dedicare grandi fette di banda al consumo degli utenti. Un film in 4K, infatti, può raggiungere diversi GB e, sebbene negli Stati Uniti si raggiungono buone velocità di connessione su gran parte del territorio, la tenuta della Rete non sarebbe ancora pronta per garantire flussi in real-time così ricchi. D’altronde, Apple non mira di certo a un utente casuale, bensì a un bacino decisamente elevato di clienti, gli stessi che in milioni oggi si affidano a iTunes per le loro necessità audiovisive. Infine, l’opportunità: la gran parte dei produttori di contenuti si avvicina ora al 1080p, dopo anni passati a 720p, quindi la mossa del 4K si limiterebbe a pochi titoli sperimentali, per un dispendio forse prematuro di risorse.

Per il resto, rimangono confermate le indiscrezioni emerse fino a oggi. Apple TV vedrà probabilmente l’introduzione di una sezione di App Store apposita, il supporto a Siri e la piena compatibilità con HomeKit, affinché divenga il fulcro della casa intelligente. Inoltre, sembra che la Mela si stia organizzando con un gruppo di emittenti a stelle e strisce per fornire un servizio di live streaming alternativo agli abbonamenti via cavo.

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